CATANIA – A poco più di 24 h dai controlli al ristorante “Il Cantiniere” di Viale Libertà ecco la replica di Salvatore Trombetta, legale di Orazio Tosto, proprietario del locale.
“Da due anni il signor Tosto ha richiesto la concessione del suolo pubblico ma, il Comune di Catania, continua a rimandarlo e così puntuali arrivano controlli e sequestri”. Ecco cosa dichiara il legale senza troppi giri di parole e puntando il dito contro l’amministrazione.
Sapete perché si parla di suolo pubblico? Perché proprio due giorni fa, la polizia municipale ha sequestrato tavolini, sedie e fiorire in quanto il locale non è munito di autorizzazione.
“Perché questo accanimento solo contro Il Cantiniere – continua Trombetta – I controlli a questo punto dovrebbero essere uguali per tutti, ma così non è“.
E ancora: “Ogni volta che la questura di Catania irrompe nel locale esegue un vero e proprio blitz bloccando le entrate e vietando a chiunque di accedere. L’ultima volta che i media hanno parlato di cibo avariato sequestrato perché in data di scadenza, si trattava di un semplice pacco di patatine. Trovo tutto questo clamore eccessivo”.
Dai cibi avariati, all’occupazione abusiva di suolo pubblico, per continuare con la messa in sicurezza… insomma sono diversi i nodi da sciogliere. E ponendo l’accento proprio sulla polemica legata alla “posizione” delle bottiglie di vino, ritenuta dai tecnici dell’Asp pericolosa, l’avvocato Trombetta conclude: “Per mettere in sicurezza i clienti, hanno richiesto delle staffe di ferro di 3 metri circa per contenere le bottiglie di vino che, al controllo successivo, sono passate a 7 metri. Tutto questo ha dell’assurdo”.