Sant’Agata, il banco di prova per la metro: il servizio ha retto

Sant’Agata, il banco di prova per la metro: il servizio ha retto

CATANIA – Con Sant’Agata si sa, la città si riempie.

Diventa quasi impossibile muoversi a causa dell’enorme quantità di persone, con o senza sacco, che popola il centro.

Ecco perché è necessario che almeno il trasporto pubblico funzioni al meglio, e a Catania era proprio l’ora di mettere a dura prova la tanto agognata metropolitana.

La confusione era enorme, e con solo due tornelli funzionanti si è creata… beh diciamo un bel po’ di confusione.

Per capire meglio come si è comportata la metro in questi giorni, e cos’è previsto per i prossimi, abbiamo intervistato Giovanni Lo Schiavo, macchinista decano della F.C.E. e Segretario Regionale Fast/Confsal

Lo schiavo

 

Una grande soddisfazione personale, prima come macchinista e poi come rappresentante dei lavoratori del TPL – ci dice Lo Schiavo – ho potuto constatare personalmente, guidando in questi giorni i treni della Metropolitana, in occasione delle feste Agatine, l’enorme massa di persone che con apprezzamento hanno e stanno utilizzando il servizio reso dalla Circumetnea. Un vero punto di forza del trasporto pubblico, efficiente ed efficace, messo a disposizione della città di Catania e del suo comprensorio. Una svolta storica attesa da troppo tempo che troverà pronta l’Azienda ad ulteriori sfide, ivi compreso la prossima apertura dell’ulteriore tratta metropolitana Borgo – Nesima che metterà i Catanesi nelle condizioni di lasciare l’auto e potersi avvalere di questo mezzo di trasporto“.

Per Sant’Agata? Avete implementato in qualche maniera il servizio?

Sì, giorno 3 e 4 febbraio è stato esteso fino alle ore 24. Giorno 5 invece verrà svolto il servizio dalle 9 di mattina fino alle 2 di notte di giorno 6, con corse ogni 15 minuti“.

È possibile dare un numero, anche se orientativo, delle persone che hanno utilizzato la metro in questi giorni?

Fare un conto preciso è difficile, ma considerato che ci sono tre treni con una capienza da 400 persone ognuno… circa 20 – 25mila persone al giorno, o forse anche di più“. 

Mentre qui pare funzionare tutto bene… l’Amt?

Sì, la circumetnea funziona, e vorrei sottolineare che sono fiero e orgoglioso di far parte di un’azienda con 120 anni di storia alle spalle e che copre, estendendosi fino a Riposto, 120 km, grazie anche al servizio di autobus extraurbano. Per quanto riguarda l’Amt la situazione è più complessa. I lavoratori sono preoccupati e hanno bisogno di stabilità; con La Rosa sembrava che la situazione si stesse stabilizzando, ma dopo le sue dimissioni c’è di nuovo tanta incertezza. Inoltre – conclude Lo Schiavo – un altro grosso problema è la sicurezza. Dopo l’ultima aggressione, verificatasi sulla linea 2-5, abbiamo deciso di indire un sit-in, insieme alla Faisa/Cisal, col suo segretario Romualdo Moschella, davanti la sede della Prefettura, giorno 7 febbraio dalle 10 alle 14“.