Colpi di pistola e testa di coniglio a dirigenti di Pubbliservizi

CATANIA – Due colpi di pistola alla fiancata della macchina di Aldolfo Messina, presidente della Pubbliservizi, insieme alla testa di un coniglio recapitata a un dirigente, Salvatore Vicari.

Questo è quanto denunciato dalla società “Pubbliservizi” alla Questura di Catania che, in queste ore, sta indagando sulla vicenda. 

Nello specifico, la scorsa notte, è stato rinvenuto rotto il vetro laterale dell’auto con due proiettili conficcati nella portiera insieme ad una busta di plastica contenente una testa di coniglio “da recapitare a Vicari” come recitava un messaggio. L’auto di Messina era posteggiata sotto la casa dell’autista. Sul posto sono subito intervenuti la polizia scientifica e la Digos. 

Sull’accaduto è stata naturalmente aperta un’inchiesta. 

Intanto, il presidente della Regione, Rosario Crocetta, appresa la notizia ha deciso di annullare la seduta di Giunta già convocata per oggi pomeriggio per recarsi nella sede della Pubbliservizi di Catania, per testimoniare la sua vicinanza al presidente Messina.

“Apprendo mentre mi trovo fuori Catania del grave atto intimidatorio ai danni di Adolfo Messina presidente della Pubbliservizi della Città Metropolitana di Catania e del dirigente Vicari – afferma il coordinatore del Megafono Giuseppe Caudo – . Il processo di moralizzazione di quella società, unico e solo sistema per garantire un buon servizio alle collettività e la certezza del lavoro ai dipendenti che per primi hanno rischiato il posto da una scellerata gestione societaria degli anni passati evidentemente non va bene a qualcuno”.

“Questi vigliacchi – osserva Caudo – debbono sapere che devono arrendersi ad un cambiamento indispensabile della gestione di società come la Pubbliservizi, non sono questi metodi che possono cambiare un percorso tracciato e su cui questa terra non può più arretrare di un passo. In troppi, lavoratori, aziende dell’indotto, le casse pubbliche hanno rischiato per la vile presenza di questi interessi in queste società. Siamo vicini ad Adolfo Messina, ai tanti dirigenti e lavoratori onesti della Pubbliservizi, a loro va il sostegno di quella Sicilia che vuole cambiare, a coloro che nell’oscurità hanno agito stanotte mandiamo un fermo messaggio, rassegnatevi indietro non si torna”.

Inoltre, la Cgil e la Filcams Cgil di Catania esprimono solidarietà ai vertici della Pubbliservizi di Catania “minacciati con modalità evidentemente mafiose che vanno non solo stigmatizzate – commentano i segretari generali delle due sigle, Giacomo Rota e Margherita Patti – ma anche contrastate nelle scelte quotidiane di ognuno”.

Il sindacato catanese auspica “che i responsabili vengano individuati al più presto, mentre siamo certi che il presidente della partecipata, Messina, continuerà il suo operato senza mai abbassare la testa”. 

Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs Uil di Catania ribadiscono il proprio sostegno alla presidenza della Pubbliservizi per l’azione di tutela della dignità dei lavoratori e dell’azienda che intende portare avanti.

“Esprimiamo la nostra vicinanza al presidente Messina – affermano i deputati democratici all’Ars – e chiediamo al sindaco della Città Metropolitana, Enzo Bianco e alla politica tutta di fare quadrato intorno a chi, come il presidente della Pubbliservizi, sta lavorando intensamente, portando alla luce zone d’ombra nella gestione della cosa pubblica”.

Vicinanza espressa anche dal consigliere comunale Daniele Bottino: “Apprendo la notizia del vile gesto fatto questa notte nei confronti del Presidente della Pubbliservizi Adolfo Messina. Questo è uno dei momenti in cui la politica deve essere compatta ed unita contro un sistema malato che non vuole cambiare e che non accetta una trasformazione. Massima solidarietà al Presidente Messina a cui chiedo di non mollare e di continuare ad operare combattendo per il bene comune, come ha sempre fatto fin dal giorno del suo insediamento”.

Infine, da Roma arriva anche la nota del senatore del Pd Giuseppe Lumia: “Sono vicino al presidente della Pubbliservizi di Catania, Adolfo Messina, e al dirigente Salvatore Vicari per l’atto intimidatorio subìto. L’azione di rinnovamento e pulizia avviata sulla Pubbliservizi di Catania – aggiunge – sta facendo saltare gli equilibri di un vecchio e consolidato sistema di potere, come avevo evidenziato con un’interrogazione parlamentare dell’agosto scorso”.

“Con questa reazione – continua Lumia – secondo il classico metodo mafioso, si vuole impedire che si vada fino in fondo, ma stavolta hanno fatto male i conti. Adolfo Messina sapeva bene a quale sfida era stato chiamato dal presidente Crocetta. Ecco perché questa azione violenta verrà respinta al mittente con gli interessi. Il percorso di legalità e sviluppo andrà avanti con il pieno sostegno delle istituzioni”.

In conclusione, giungono anche le dichiarazioni del presidente della Commissione Antimafia dell’Ars, Nello Musumeci: “Le intimidazioni che hanno raggiunto il presidente e il vicepresidente della società Pubbliservizi riportano di attualità il tema della gestione delle Partecipate e, talvolta, della loro strutturazione. Nell’esprimere grande preoccupazione per quanto avvenuto, voglio auspicare che si faccia presto per assicurare alla giustizia i responsabili e per chiarire le sconcertanti modalità con cui si è agito a danno degli amministratori”.