Colletta alimentare per l’esercito dei poveri

Colletta alimentare per l’esercito dei poveri

CATANIA – Oltre 200 supermercati e 2000 volontari coinvolti. Sabato anche Catania aderisce alla Giornata della Colletta Alimentare, l’iniziativa nazionale di solidarietà giunta alla 18° edizione contro la fame ma anche contro lo spreco.  In Italia l’esercito dei poveri è in aumento. E con la crisi “nera” del lavoro anche la classe media inizia ad aver bisogno di aiuto.

Secondo dati istat, un italiano su dieci è incapace di sostenere la spesa minima per alimentazione, casa e vestiti. 6 milioni gli indigenti in tutto il territorio italiano registrati nel 2013. Da qui l’importanza di dare un contributo reale a chi non ha niente da portare a tavola.

Sabato ognuno di noi potrà partecipare alla Colletta Alimentare donando olio, riso, biscotti, pelati, pasta.  Il Banco Alimentare della Sicilia onlus provvederà a distribuire gli alimenti a lunga conservazione alle strutture caritative. Nella provincia etnea sono circa 264 quelle accreditate, 103.864 il numero invece delle  persone bisognose che ricevono assistenza.

“Da anni sono tantissimi i donatori che supportano questa giornata nazionale per condividere un bisogno essenziale che è quello dell’ alimentazione – ha detto Domenico Messina, direttore del Banco Alimentare della Sicilia onlus stamattina in conferenza stampa nei locali della Fondazione Ceur di via Ventimiglia – Sabato chiunque potrà donare qualcosa. Importante non donare prodotti freschi ma solo quelli a lunga conservazione. E soprattutto, se è possibile, donare alimenti per l’infanzia, che sono i più difficili da reperire”.

colletta due

Dal 2012 a partecipare alla Colletta Alimentare anche i detenuti del carcere di piazza Lanza. Qualcuno offre soldi, altri, generi alimentari tra quelli consentiti dalla casa circondariale. “Un gesto educativo per i detenuti – spiega Francesco Valora, uno dei volontari, – e che riscontra grande successo tra di loro. Due anni fa siamo riusciti a raccogliere circa 130 chili di generi alimentari”.