CATANIA – Dopo le piogge abbondanti degli scorsi giorni, che hanno portano alla morte di tre persone, ad allagamenti di importanti presidi come l’ospedale Garibaldi Nesima, lo sprofondare di parte del parcheggio dell’ospedale S. Marco e ad inondazioni e danni in varie zone del territorio, il Codacons Sicilia ha presentato oggi da parte del suo presidente regionale Giovanni Petrone un esposto-denuncia ipotizzando diversi reati come quello di omicidio colposo e disastro ambientale.
L’esposto ha lo scopo di capire se quello che è successo sia stato dovuto a ritardi, incurie o omissioni.
In merito all’esposto presentato dall’associazione, l’avvocato Carmelo Sardella, dirigente dell’ufficio legale Codacons Sicilia si è così espresso: “Tra le sollecitazioni che il Codacons avanza alla Procura della Repubblica vi è quella di accertare se le necessarie manutenzioni presso l’Ospedale Garibaldi vengano effettuate, di accertare se le costruzioni antistanti l’ospedale citate in un’intervista dal direttore generale del dipartimento di Protezione Civile Regionale siano davvero la causa dell’allagamento dell’Ospedale“.
“Se le suddette costruzioni siano dotate delle necessarie autorizzazioni e da chi siano state rilasciate, e – conclude così Sardella – se siano state rispettate le norme previste dalla legge vigente per la costruzione di impianti a così poca distanza da un ospedale”.
Inoltre il Codacons si chiede dove siano finiti i fondi che sarebbero dovuti servire per la riqualificazione e per la sistemazione idraulica dei torrenti Forcile, Nitta e Bummacaro nei quartieri di Librino e Santa Maria Goretti.