Cocaina, marijuana e armi: denaro in carcere al clan Cappello-Bonaccorso, 6 arresti a Catania – I NOMI

CATANIA – Blitz dei carabinieri, stamani, alle prima luci dell’alba: in manette sei soggetti che gestivano tre importanti “piazze di spaccio” nei rioni Pigno, Fossa dei leoni e Francofonte (SR).

Denaro e affari illeciti con la droga che servivano anche per mantenere i componenti della “famiglia” in carcere. In particolar modo, i proventi venivano inviati ad alcuni esponenti del clan Cappello-Bonaccorso di Catania.

I militari hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. su richiesta della D.D.A., per i reati di associazione mafiosa e spaccio di sostanze stupefacenti.

Le indagini sono nate da un filone dell’operazioneNotti bianche” dei carabinieri della compagnia di Gravina di Catania su una banda specializzata in furti di bancomat. Ma non solo, ad aiutare gli inquirenti sono state anche le intercettazioni e, soprattutto, le dichiarazioni di alcuni pentiti.

Spaccio, cocaina e armi da guerra: era questo che il gruppo mafioso gestiva. Addirittura, uno degli indagati, per mettere in mostra la sua posizione economica, ha fotografato il proprio figlio – ancora neonato – nella sua culla ricoperto di banconote (immagine in evidenza).

In carcere, dunque, sono finiti:

  • Alfredo Blancato, 37 anni;
  • Sebastiano Miano, 26 anni;
  • Salvatore Musumeci, 26 anni;
  • Federico Silicato, 31 anni;
  • Sebastiano Castiglia, 32 anni;
  • Gaetano Spataro, 25 anni.

Fonte immagine Ansa.it