CATANIA – Nato da un progetto del giapponese Kenzo Tange per una città futuristica, Librino ha deluso le aspettative fino a diventare uno dei simboli del degrado e della malavita.
Condizione da molti non accettata e per cui si lavora da tempo per la riqualificazione del quartiere. Poco tempo fa, la nostra redazione aveva ascoltato le parole del presidente della VI circoscrizione Lorenzo Leone, il quale aveva già anticipato alcune idee per il miglioramento della vita a Librino.
Riqualificazione del verde, ripristino di alcuni servizi e collegamenti, modifiche alla viabilità: questi sono stati alcuni punti di cui si è parlato spesso e che dovrebbero avere sbocco grazie al progetto “Città nella città”, presentato questa mattina e per cui l’assessore all’Urbanistica Salvo Di Salvo ha spiegato come ci si muoverà: “Abbiamo dei piani ben definiti e chiari, per cui attendiamo di partecipare a dei bandi. Qualche difficoltà ci sarà, ma lavoreremo per raggiungere l’obiettivo”.
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Senza troppe illusioni, però, si fa chiarezza sui tempi: impossibile definirli adesso. Le decisioni non dipendono solo dall’amministrazione, ma anche dagli altri enti che saranno parte integrante dell’iniziativa.
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Sembra, quindi, che bisognerà ancora attendere parecchio tempo perché Librino assomigli solo vagamente a quello che doveva essere il progetto iniziale.