La Cisl a Delrio: “Si faccia promotore di un reale coordinamento con la Regione Sicilia”

PALERMO – “Siamo fortemente preoccupati. L’isolamento della Sicilia occidentale, Palermo e Trapani, dal resto dell’isola rischia di provocare serie conseguenze sull’economia dei territori, già in forte sofferenza, oltre a ledere il diritto alla mobilità dei cittadini. Al ministro Delrio chiediamo dunque di farsi promotore di un reale coordinamento con la Regione siciliana, una vigilanza diretta sull’utilizzo dei fondi europei, regionali nazionali stilando le priorità sul fronte infrastrutturale, non si può più perdere tempo”.

È l’appello rivolto al ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, oggi, a Palermo, per un sopralluogo sul viadotto franato sull’autostrada A19 Palermo-Catania, dal segretario provinciale della Cisl, Daniela De Luca.

“Le carenze – aggiunge – sono troppe, dalla viabilità autostradale e interprovinciale, ai trasporti come quelli ferroviari, ma non solo, e a pagare le conseguenze sono i pendolari, la mobilità di merci, il turismo delle città. Ci sono già evidenti ritardi nella programmazione dei fondi europei 2014-2020, paghiamo oggi le conseguenze di anni di incapacità politico-amministrativa – prosegue De Luca -, non si tratta solo di chiedere maggiori risorse, ma di spenderle adeguatamente sulle vere priorità anche attraverso una cabina di regia nazionale che coordini gli interventi urgenti e di manutenzione”.

“Ci auguriamo così – conclude il segretario Cisl Palermo Trapani – che la prossima volta non si attendano anni prima di intervenire su una frana che, era prevedibile, ha tagliato in due la Sicilia isolando il capoluogo dal resto dell’isola”.

“È importante, però, che il sopralluogo non sia circoscritto solo a quanto accaduto al viadotto Himera – incalza Alessandro Pagano, deputato Area Popolare – Sia chiaro che la stessa autostrada Palermo-Catania presenta in più punti preoccupanti rischi di cedimento. Tutta la rete infrastrutturale è fatiscente e pericolosa con l’aggravante del dissesto idrogeologico”.