Ciclone: il day after e la conta dei danni

Ciclone: il day after e la conta dei danni

CATANIA – “Se siete credenti allora pregate”. Diceva queste parole ieri il presidente della Regione Rosario Crocetta in attesa del temuto ciclone che viaggiava verso l’isola dopo aver colpito Lampedusa e Malta. Attualmente la perturbazione sta lambendo l’isola e dovrebbe spostarsi verso la Grecia.

Le zone più colpite sono state quella ionica etnea e parte della fascia siracusana. Forti raffiche di vento hanno sferzato Catania e provincia per tutta la notte. Attualmente l’aeroporto etneo – per ore rimasto bloccato da maltempo – è tornato alla normalità, anche se vi sono parecchi ritardi sopratutto per i voli in partenza.

La centrale operativa della Protezione Civile regionale ha comunicato che sino ad ora non sono stati segnalati danni di rilievo, anche se prosegue l’ondata di maltempo in tutta l’isola – e in particolare nelle zone del ragusano, del siracusano e del Catanese – con violente piogge e forti raffiche di vento.

Ma il peggio sembra essere passato. Quest’oggi a Catania ancora scuole chiuse e divieto di circolazione per i motorini. Diversi gli alberi abbattuti dal vento, come in piazza Santa Maria di Gesù, via Filzi e al viale Mario Rapisardi. Le squadre comunali stanno attualmente lavorando per liberare la strada dai rami.

alberi

Tutte le squadre disponibili del comando provinciale dei vigili del fuoco di Catania continuano ad essere in piena attività: sono stati circa 40 gli interventi di soccorso, verifica e messa in sicurezza, portati a termine nella notte, circa 20 quelli già espletati in mattinata e circa 100 quelli in corso di verifica e svolgimento.

Molti gli alberi pericolanti e diversi i cartelloni pubblicitari danneggiati dal forte vento, tetti di abitazioni danneggiati e allagamenti. Inoltre è stata messa in sicurezza una gru pericolante in via Vittorio Emanuele III ad Adrano.

Nella notte oltre alla pioggia non è mancato nemmeno il fuoco con ben tre incendi in abitazioni: in viale Bummacaro a Librino, in p.zza Risorgimento a Catania e in via La Spezia a Paternò.

Sono stati effettuati anche alcuni soccorsi a persone a bordo di auto rimaste in panne, sulla SS121 e a Mascali.

Il cimitero di Catania è stato chiuso a scopo precauzionale per verificare la situazione degli alberi e delle cappelle a seguito del maltempo. Tre alberi sono stati infatti abbattuti dagli agenti atmosferici e altri sono rimasti danneggiati e potrebbero costituire un pericolo.

Dopo un primo sopralluogo dei vigili urbani i dirigenti del cimitero hanno deciso così la chiusura della struttura per qualche ora. Successivamente è stato deciso di prorogarla fino al pomeriggio di oggi per avere la possibilità di verificare meglio le condizioni delle piante e anche di alcune cappelle.

A Giarre e Riposto si sono registrati diversi allagamenti e tombini saltati. Allagate anche numerose strade di Giarre: viale dello Jonio, via Finocchiaro Aprile, via dei Paoli a San Giovanni Montebello e il sottoponte di via Martiri di via Fani.

Sulla strada statale 114 – nel tratto tra Giarre ed Acreale – diversi alberi sono stati abbattuti dalla forza del vento.

Ad Acireale prosegue la conta dei danni causati dal maltempo nei giorni scorsi. La nottata appena trascorsa non ha aggravato la situazione.

Così come il comune acese anche Giarre e di Riposto hanno richiesto il riconoscimento dello stato di calamità naturale. I maggiori danni del ciclone si sono registrati a Lampedusa; barche affondate, alberi sdradicati e tettoie divelte a causa delle fortissime raffiche di vento che hanno superato anche i 120 chilometri orari.

A Siracusa il forte vento ha colpito Avola: alcuni alberi sono stati abbattuti ma non si sono registrati danni a persone o a cose. Anche a Palazzolo Acreide il ciclone si è fatto sentire, con raffiche di oltre 100 chilometri orari: rami spezzati e cartelloni pubblicitari hanno fatto temere il peggio ma non vi sono state conseguenze per la popolazione.

Il sindaco, Carlo Scibetta, ha disposto questa mattina la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado di Palazzolo a causa del forte vento e della pioggia. Chiusi anche la piscina e la villa comunale. L’ordinanza è stata disposta in via precauzionale.

Danni anche a Messina: alberi divelti, allagamenti e mareggiate. I voli per Trapani e Catania sono stati dirottati su Palermo, mentre le Eolie sono rimaste isolate per diverse ore.