CGIL, CISL, UIL: pensionati i più tartassati dalla TASI

CATANIA – La Tasi costa più della vecchia Imu. Per la federazione dei pensionati della Cisl non vi è alcun dubbio. “Con la nuova imposta sui servizi indivisibili i contribuenti – sostiene il sindacato di categoria – pagano fino a 5 volte di più. E i pensionati risultano essere i più tartassati”. Non solo, per Fnp Cisl, la Tasi risulta essere una tassa iniqua. “I cittadini con rendita catastale più bassa pagano di più. E viceversa. Insomma l’ennesima stangata per le fasce più deboli”. Cosi come dimostra la simulazione redatta dalla Cisl insieme alle altre sigle sindacali Cgil e Uil e illustrata alla stampa nel giorno della scadenza per il pagamento della prima rata della Tasi. 

Nel documento un’analisi ed un conteggio delle ricadute sulle famiglie e sui pensionati delle nuove percentuali della Tasi 2014 rispetto all’Imu del 2012. Ad esempio per la categoria A/2 ed A/3 (abitazioni civili) con rendita catastale 350 euro, si passa da 29 a 144 euro.

Non solo tasse e tariffe aumentate ma anche tagli ai bilanci comunali per i servizi sociali.
Siamo all’anno zero sul fronte dei servizi sociali. L’assistenza per gli utenti bisognosi è insufficiente. Tre centri diurni hanno già chiuso i battenti. Questa sforbiciata sui servizi sociali comporterà ulteriori sacrifici per le fasce più deboli. Questo noi non possiamo permetterlo” – ha affermato stamattina durante l’esecutivo provinciale in sala Bonaventura Marco Lombardo, segretario generale Fnp Cisl.



Il sindacato chiede a gran voce un immediato confronto con l’amministrazione Bianco. “A Catania – continua Lombardo – manca un vero piano programmatico che scaturisca dal confronto tra gli assessori al Bilancio e ai Servizi Sociali. Per questo chiediamo un incontro con il Comune per mettere in campo una politica sociale e tariffaria condivisa”.

Al tavolo stamattina erano presenti anche Rosaria Rotolo segretaria generale Cisl Catania e Alfio Giulio, segretario generale Fnp Cisl Sicilia.