Centro storico di Catania passato al “setaccio” dalla polizia: irregolarità in diversi esercizi

CATANIA – Nell’ambito dei servizi predisposti dal Questore di Catania, finalizzati ad accertare il rispetto delle norme che disciplinano gli esercizi pubblici di discoteca e, in particolare, in materia di sicurezza e quiete pubblica, il personale della Squadra Amministrativa della Divisione di Polizia Amministrativa della Questura di Catania, lo scorso 23 novembre ha effettuato un controllo in una discoteca del centro storico.

Nella circostanza è stato accertato che il responsabile delle bouvette, allestite all’interno della discoteca, somministrava bevande analcoliche, alcoliche e superalcoliche ai numerosi avventori presenti, senza essere in possesso della prescritta autorizzazione amministrativa.

Conseguentemente, il titolare è stato contravvenzionato per la violazione di cui agli artt. 3-10 Legge 287/91 mod. D. Lgs 59/2010 Art. 64 p. 9. Nella stessa circostanza è stato accertato che l’agenzia incaricata a svolgere i servizi di controllo, delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico e/o pubblici spettacoli, impiegava un buttafuori senza aver fatto la preventiva segnalazione agli organi di polizia.

Pertanto, il titolare dell’istituto di investigazioni è stato deferito alla locale autorità giudiziaria per i reati di cui agli Artt. 9 e 17 TULPS in rel. Art. 134 TULPS. Sono stati effettuati, altresì, i controlli negli altri esercizi pubblici.

In via Plebiscito il titolare è stato contravvenzionato ai sensi degli art. 20 commi 3 e 4 del Codice della Srada, per occupazione abusiva di circa 50 metri quadrati di suolo pubblico, occupando il marciapiedi e la sede stradale antistante l’esercizio.

Nella zona adiacente la via Etnea, in un caso, il titolare è stato contravvenzionato ai sensi dell’art. 20 commi 3 e 4 del Codice della Strada per occupazione abusiva di circa 4 metri quadrati di suolo pubblico e dell’art. 180 Reg. esecuzione del TULPS e Art. 221 bis 2 c. TULPS, in quanto non esponeva la tariffa dei prezzi.

Inoltre, sono stati effettuati accertamenti fonometrici da parte del personale ARPA che hanno messo in evidenza, in ambiente abitativo, il superamento dei limiti previsti dalla legge.

Nelle medesima area, il titolare di un bar è stato contravvenzionato ai sensi dell’art. 20 commi 3 e 4 del Codice della Strada per occupazione abusiva di circa 3 metri quadrati di suolo pubblico e dell’art. 180 Reg. esecuzione del TULPS e Art. 221 bis 2 c. TULPS, per la mancata esposizione della tariffa dei prezzi. Anche in questo caso sono stati effettuati accertamenti fonometrici da parte del personale dipendente ARPA che hanno messo in evidenza in ambiente abitativo il superamento dei limiti previsti dalla legge.

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