Stamattina si sono svolte le celebrazioni in ricorrenza del Giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Alle ore 9:00 il prefetto, accompagnato dal direttore marittimo della Sicilia Orientale e dal vice sindaco di Catania, ha deposto una corona d’alloro presso il vestibolo del sacrario militare, sito nella Chiesa di San Nicola l’Arena di Catania, alla presenza dei vertici provinciali e delle Forze di Polizia e delle Forze Armate. Successivamente, alle ore 10:30 la cerimonia è proseguita presso il piazzale G. Marconi del Comune di Trecastagni ove è collocato il monumento ai caduti.
Anche qui il prefetto, dopo avere ricevuto gli onori e passato in rassegna lo schieramento interforze, composto dai militari, dalle Forze di Polizia e da associazioni combattentistiche, ha deposto presso il monumento una corona d’alloro insieme al direttore marittimo della Sicilia Orientale, al sindaco della città metropolitana e al sindaco di Trecastagni.
Nel corso della cerimonia, che si è svolta alla presenza delle autorità civili e militari e dei sindaci dei Comuni vicini, è stata data lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e del ministro della Difesa, mentre una rappresentanza degli istituti scolastici del Comune di Trecastagni ha intonato l’inno d’Italia eseguito dalla banda comunale, durante l’alza bandiera.
Nel prosieguo il sindaco di Trecastagni ha rivolto un saluto agli intervenuti, ringraziando il prefetto per avere scelto quella piazza per la manifestazione. Il prefetto, nel suo intervento, oltre a ricambiare i ringraziamenti e a riconoscere la disponibilità e la preziosa collaborazione prestata dall’Amministrazione comunale nell’organizzazione della cerimonia, ha sottolineato la particolare valenza che quest’anno la celebrazione odierna ha in coincidenza con i 100 anni dalla tumulazione del milite ignoto all’Altare della Patria. È stata, quindi, ripercorsa la storia “perché è importante soprattutto per le giovani generazioni richiamare alla nostra memoria avvenimenti lontani nel tempo, ma che conservano intatto il loro significato perché ci ricordano che la grandezza di una nazione si fonda su ideali di giustizia, libertà e pace”.
Il prefetto ha voluto sottolineare che in questo giorno si testimonia nei confronti delle Forze Armate “gratitudine, affetto, sincero apprezzamento e riconoscenza per quanto hanno fatto allora, ma soprattutto per quello che continuano a fare oggi con professionalità, dedizione e lealtà al servizio della nazione, in teatri di crisi e all’estero”.
Il prefetto ha, altresì, ribadito che nei momenti più difficili sono la coesione istituzionale e sociale i valori fondanti della Costituzione che devono ispirare le nostre condotte per fare sistema e sentirci ed essere cittadini italiani. Il prefetto ha infine voluto ricordare proprio a Trecastagni le vittime di femminicidio, quali caduti di un’altra guerra dei nostri tempi, rendendo doveroso omaggio a tutte loro e in particolare a Vanessa, figlia di quella comunità. Al termine della manifestazione, lo stesso coro di studenti ha eseguito l’inno “Una vis, una vox”, dagli stessi composto.