Catania, truffa a una 90enne con il “finto poliziotto”: bottino da 30mila euro, denunciato 18enne

Catania, truffa a una 90enne con il “finto poliziotto”: bottino da 30mila euro, denunciato 18enne

CATANIA – La Polizia di Stato di Catania ha individuato e denunciato un giovane di 18 anni ritenuto responsabile di una truffa ai danni di una 90enne, messa a segno con la tecnica del finto appartenente alle forze dell’ordine. Il bottino complessivo ammonta a circa 30.000 euro in gioielli e preziosi, oltre a 250 euro in contanti.

La tecnica della truffa

L’anziana è stata contattata telefonicamente da un uomo che si è qualificato come esponente delle forze dell’ordine. In pochi istanti, il truffatore è riuscito a carpire la buona fede della vittima, raccontandole che il figlio aveva provocato un incidente stradale in cui era coinvolta una donna in gravidanza, ricoverata d’urgenza per un cesareo.

Il 18enne ha inoltre riferito che il figlio era trattenuto in caserma e che l’unica possibilità di liberarlo era pagare una cauzione di 16.000 euro in gioielli e denaro, ritirati da un emissario.

Messa alle strette, la 90enne ha consegnato i gioielli e il denaro al giovane, che si è presentato al citofono della sua abitazione per ritirare il sacchetto contenente il bottino.

L’indagine e l’identificazione

Dopo essersi accorta che il figlio era all’oscuro di tutto, la donna si è recata al Commissariato di Pubblica Sicurezza “Borgo Ognina”, raccontando l’accaduto agli agenti.

Grazie a un’attenta analisi dei tabulati telefonici e alla videosorveglianza della zona, gli investigatori hanno identificato il giovane come l’emissario della truffa, rintracciandolo nella sua abitazione del quartiere San Cristoforo.

Il 18enne, già noto alle forze dell’ordine per precedenti per truffa, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per estorsione, ferma restando la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.

L’invito della Questura

La Questura di Catania ricorda ancora una volta ai cittadini di non cedere a richieste di denaro o preziosi da parte di sedicenti avvocati o appartenenti alle forze dell’ordine e di contattare immediatamente il 112, in modo da permettere l’individuazione e la denuncia dei truffatori.