CATANIA – I carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale hanno arrestato un catanese 56enne, in quanto ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.
Nella nottata di venerdì scorso, infatti, è giunta sul 112 la telefonata di una donna che con voce concitata chiedeva aiuto all’operatore della centrale operativa ma la comunicazione è stata bruscamente interrotta prima che la chiamante potesse indicare il luogo dove si trovava.
Immediatamente il militare addetto alla centrale era però riuscito con delle ricerche a localizzare la donna, così inviando una pattuglia di militari per prestarle soccorso. Appena arrivati i carabinieri hanno sentito le grida della donna, una mauriziana cinquantenne, che stava ancora in quel momento cercando di difendersi dal compagno.
I militari pertanto, avuto ingresso nell’abitazione, hanno raccolto lo sfogo della malcapitata che nonostante fosse scossa psicologicamente ha raccontato loro ogni cosa, manifestando loro la propria volontà di denunciare l’uomo.
Così è emerso che la loro relazione sentimentale durava da circa tre anni nel corso dei quali, invero, più volte l’uomo aveva picchiato la compagna che però aveva sommessamente taciuto per evitare ulteriori ripercussioni sul loro ménage familiare e che la causa dell’ultimo litigio era scaturita da un’immotivata accusa di tradimento inscenata dal suo convivente.
L’anno scorso la donna, stante le intemperanze del compagno, aveva interrotto la loro relazione amorosa ma quest’ultimo si era presentato sul suo luogo di lavoro implorandola e convincendola di ritornare sui suoi passi.
Ma stavolta la donna, tirata per i capelli, sbattuta su un tavolino di vetro e quindi minacciata con una posata da cucina, non aveva potuto far altro che cercare di difendersi con una padella cercando contemporaneamente di telefonare ai carabinieri ma riuscendovi in parte perché l’uomo le aveva strappato il cellulare dalle mani.
L’uomo è stato posto agli arresti domiciliari in altra abitazione.
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