CATANIA – La Carovana Antimafie 2015 sarà presente a San Cristoforo, Galermo-Trappeto Nord e San Berillo nella giornata di giovedì 24.
Oggi, Dario Pruiti, presidente di Arci Catania, Renato Camarda, componente del Direttivo provinciale di Libera e i segretari provinciali di Cgil, Cisl, Uil Giacomo Rota, Rosaria Rotolo e Fortunato Parisi hanno presentato l’evento.
Vari gli interventi, tra cui quello di Renato Camarda che sottolinea l’importanza del passaggio della Carovana in piazza Beppe Montana: “Questa iniziativa si inserisce in una serie di attività cui Libera ha dato vita in questa piazza da quando, l’11 marzo, l’amministrazione comunale ha deciso di dare ad essa il nome del commissario Beppe Montana, ucciso dalla mafia il 28 luglio 1985, fratello di Dario e Gigi che sono membri di Libera a Catania. Sarà un importante momento nella lotta contro l’illegalità e per la riqualificazione delle periferie. Il coordinamento catanese di Libera ha organizzato per il pomeriggio del 24 settembre una serie di animazioni che vedranno la partecipazione di bambini e giovani del quartiere di Trappeto Nord, uno dei più difficili della città. In occasione del trentennale dell’uccisione del commissario, Libera ha già organizzato un concerto in piazza e un quadrangolare di calcetto che ha visto fianco a fianco la partecipazione di minorenni detenuti, magistrati, poliziotti, profughi dall’Africa e membri delle associazioni di volontariato. Adesso, la tappa della Carovana Antimafie in piazza Beppe Montana rappresenta un altro momento di incontro in un cammino che, per Libera e il movimento antimafia, continuerà con sempre maggiore impegno”.
Tema fondamentale dell’evento sarà “l’attenzione alle Periferie” come spiegano Giacomo Rota, Rosaria Rotolo e Fortunato Parisi: “Le tappe scelte nel percorso catanese sono rappresentative di una realtà in cui convivono molteplici aspetti di vita, dove l’illegalità si pratica alla luce del sole e dov’è facile reperire la manovalanza per ogni genere di attività e lavoro nero. Nello stesso tempo, però, in queste ‘periferie’ i cittadini onesti e le istituzioni, prime tra tutte le scuole e le associazioni, da anni hanno rappresentato un forte presidio di legalità portando alla luce quelle buone prassi che hanno costituito una vera e propria resistenza alla illegalità”.
Concludono così l’intervento: “La carovana con le tre tappe a S.Cristoforo, S.Giovanni Galermo e S.Berillo vecchio intende fare emergere tutte le realtà positive che costituiscono una speranza per la rinascita e la riqualificazione del territorio, denunciando contestualmente le ‘mancanze’ e le ‘assenze. Investire nelle periferie vuol dire sradicare le mafie e progettare il futuro delle nuove generazioni. Occorre creare condizioni in cui il lavoro e l’istruzione diventino un forte deterrente contro ogni forma di illegalità. La Carovana intende raccogliere tutte le istanze che verranno fuori durante le tre tappe e consegnarle all’amministrazione comunale con l’istituzione di un osservatorio che consenta di verificarne l’attività periodicamente”.
Queste le parole conclusive di Dario Pruiti: “Quest’anno riportiamo ‘le periferie al centro’ raccogliendo le testimonianze di realtà che hanno saputo rompere i sistemi di oppressione culturale e mafiosa che adombrano da sempre le periferie. Per questa ragione Arci ha proposto che la Carovana incroci a Catania l’esperienza di San Berillo, un quartiere che nasconde un meraviglioso dinamismo culturale, vero emblema di periferia al centro, in cui da tempo l’Arci (partner nel progetto Trame di quartiere) e i suoi circoli cooperano con le realtà associative di cittadini attivi. Il 24 settembre alle ore 20 si terrà lì un’assemblea che consentirà ai carovanieri ed alla città di raccogliere l’esperienza del percorso, partito dalle tavolate di quartiere e dal teatro sociale ed arrivato fino all’apertura di una vera e propria casa comune, autogestita ed autofinanziata, che mette insieme il Comitato Cittadini Attivi San Berillo e i due circoli Arci Melquiades e Faber”.
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