CATANIA – Si sono svolti stamattina al Palazzo dei Chierci, di Catania, i funerali dei tredici uomini deceduti in mare.
Sulle loro bare, che verranno seppellite nell’aera comunale del cimitero catanese, non è stato possibile scrivere nessun nome, ma solo il loro DNA nel caso in cui i familiari volessero cercarli e seppellirli nella loro “terra”.
Secondo quando reso noto i corpi appartenevano a uomini, tutti di età compresa tra i ventidue e i trentanni, morti per annegamento durante uno degli ultimi sbarchi recuperati dall’equipaggio della marina militare.
Data la loro ignota provenienza si è deciso di celebrare i funerali con un doppio rito religioso, sia cristiano che islamico, infatti presenti il Vescovo di Catania Salvatore Gristina, il vice presidente della comunità islamica di Sicilia Ismail Bouchnafa e il Copto della chiesa d’Egitto Agona Pola.
Durante il rito religioso hanno partecipato anche alcuni degli esponenti della marina militare, dei carabinieri e della polizia di stato insieme con il sindaco di Catania, Enzo Bianco, che ha colto l’occasione per ringraziare i volontari che ogni giorno operano nei centri d’accoglienza in tutta la regione.