CATANIA – Continua la chiusura dei “locali equivoci” a Catania.
Sembra ormai un dato di fatto che nella città etnea di questi particolari centri massaggi ve ne siano molti più di quanto ci si possa aspettare. Dietro le false vesti di “centri estetici” questi luoghi nascondono traffici e giri di prostituzione di giovani donne.
Ieri l’ultimo arresto. In manette WU LIAMNEI, cinese di 44 anni accusata di sfruttamento della prostituzione.
La donna gestiva in pieno centro città, in Corso delle Province, un centro massaggi in cui i clienti, dietro il pagamento di una somma extra che oscillava tra i 10 e i 30 euro, potevano ottenere prestazioni sessuali di varia natura da giovani massaggiatrici, tutte cinesi e abbigliate in modo provocante,
L’attività del beauty center era pubblicizzata sulla stampa locale e su diversi siti internet per adulti dov’erano postate numerose foto di queste giovani e attraenti ragazze in pose sexy e provocanti che vendevano una merce diversa rispetto a quella presente in un beauty center.
Dopo l’arresto della donna il locale è stato posto sotto sequestro penale.
L’attività della Polizia prosegue con controlli a tappeto su tutto il territorio per verificare o meno l’esistenza di altri “locali equivoci”