Catania, sorpreso in un negozio a rubare costumi: “tradito” dal tatuaggio

Catania, sorpreso in un negozio a rubare costumi: “tradito” dal tatuaggio

CATANIA – Su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, i carabinieri della Stazione di Belpasso hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania, nei confronti di un 24enne catanese, pregiudicato.

I fatti da cui trae origine l’emissione della misura cautelare in questione si sono verificati il 28 luglio scorso, all’interno di un negozio di abbigliamento situato in un parco commerciale della zona. Sono stati rubati 14 costumi da bagno da uomo, del valore commerciale di 1.106 euro.

Il catanese sorpreso in un negozio a rubare costumi

Nello specifico, l’indagato – nonostante fosse già agli arresti domiciliari per aver commesso alcuni furti all’interno di esercizi commerciali – lo scorso 28 luglio sarebbe evaso e avrebbe commesso un ulteriore furto, con lo stesso modus operandi.

In particolare, il giovane sarebbe stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza del negozio, mentre era intento a nascondere in una borsa schermata, ovvero dotata di un dispositivo che non consente l’attivazione delle barriere anti taccheggio, ben 14 boxer da mare. 

La denuncia di furto sporta dall’impiegata dell’attività commerciale ha permesso agli investigatori dell’Arma di avviare le indagini e acquisire, appunto i filmati in questione, per poi procede al confronto con alcune foto, già in possesso dei militari, che ritraevano il 24enne mentre commetteva il precedente furto, per il quale era stato sottoposto ai domiciliari lo scorso maggio.  

“Tradito” dal tatuaggio

Inoltre, grazie alla nitidezza delle immagini e alla diretta conoscenza del giovane da parte dei Carabinieri, è stato subito individuato il tatuaggio che l’indagato ha sull’avanbraccio destro, dettaglio che ha consentito la sua certa identificazione. 

Le risultanze investigative così fornite all’autorità giudiziaria dai carabinieri di Belpasso, hanno consentito alla Procura della Repubblica di Catania di chiedere e ottenere dal G.I.P. del Tribunale etneo l’emissione del provvedimento cautelare della custodia in carcere a carico del giovane recidivo che, perciò, è stato portato nel carcere di piazza Lanza.