CATANIA – La Flai Cgil di Catania accoglie con soddisfazione i contenuti della circolare 56 Inps del 23 aprile, che definisce una volta per tutte “l’ iscrizione delle aziende non agricole alla contribuzione agricola unificata“, definendo gli effetti sui rapporti di lavoro e il recupero delle prestazioni erogate ai lavoratori.
Un risultato che, secondo il segretario generale della Flai, Pino Mandrà, e per il segretario generale della Camera del Lavoro, Giacomo Rota, “è realmente frutto della battaglia sindacale della nostra organizzazione sul territorio. Per la nostra categoria è una vittoria storica”.
In parole povere, è l’attività in concreto svolta dal lavoratore a prescindere dalla qualifica di assunzione o dall’inquadramento del datore di lavoro, quella che conta.
Per questo, una volta accertato che il lavoratore dell’impresa non agricola abbia svolto invece un’attività lavorativa riconducibile ad attività agricola (esistono tante possibilità visto che l’attività in questione negli anni si è evoluta e diversificata), anche l’identificazione previdenziale sarà quella di operaio agricolo (OTD e/o OTI).
Inoltre, indipendentemente dalla eventuale riqualificazione dell’azienda in un diverso settore, i lavoratori rimangono iscritti nel settore agricolo.
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