CATANIA – Circa un’ora di commozione e riconoscenza, con il Duomo di Catania gremito di gente: è questo lo scenario della cattedrale della città etnea, luogo scelto per dare l’ultimo saluto a Lino Leanza.
Uomo politico, di grande spessore e coerenza. Anche per questo è stato per quattro legislature consecutive deputato regionale e tre volte assessore.
Il suo cuore ha smesso di battere all’età di 58 anni per un’emorragia celebrale che lo colpì lo scorso 28 marzo. Due mesi di speranze, che si sono spente sabato scorso.
Attorno a lui, in chiesa, si sono raccolte moltissime persone: parenti, amici, conoscenti e gente che, anche se non lo conosceva, aveva molta stima della sua persona. Visibile la forte emozione della moglie e della famiglia, ma anche di alcuni colleghi, alcuni dei quali diventati amici.
Tra le presenze istituzionali, a fare il discorso di commiato e a portare il feretro, c’erano anche il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta e il sindaco di Catania Enzo Bianco.
Il governatore, commosso, ha trattenuto l’emozione e le lacrime: “Paolo Sesto diceva che la politica è nata per aiutare gli altri. Lo pensava anche Lino. Per me era diventato un amico, ci sentivamo quasi quotidianamente. È stato sempre un uomo coerente e leale”.
Altrettanto commosso il primo cittadino della città etnea: “Lino aveva una passione straordinaria per il suo lavoro. Lo conobbi 20 anni fa, in un momento i cui la crisi aveva messo in ginocchio la Sicilia e questa città. E lui aveva cercato di costruire qualcosa per dare speranza. Ha onorato il suo impegno politico e ha fatto tutto sempre con spirito nobile”.
All’uscita un forte applauso ha salutato degnamente Leanza.
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