Catania, sgomberata zona antistante il cimitero: oltre 5 tonnellate di materiale sequestrate in via Acquicella

CATANIA – Nei mesi scorsi, la Polizia di Stato ha eseguito controlli in via Acquicella dove, più volte, sono stati indagati due soggetti, padre e figlio, per invasioni di terreno o edifici, poiché responsabili di avere allestito un vero e proprio mercato commerciale di cose usate e, a tal riguardo, hanno occupato illegalmente centinaia di metri quadri di via pubblica e marciapiede rendendolo, di fatto, non fruibile e determinando così problemi alla viabilità e alla sicurezza dei pedoni.

Nonostante indagati più volte,  hanno continuato la loro attività illegale esponendo in vendita finanche i natanti e, ancora, allestendovi un luogo dove pernottare rendendo i luoghi fatiscenti e invivibili.

La polizia al fine di ripristinare la legalità e lo stato dei luoghi innanzi al cimitero, unitamente al Reparto Annona della Polizia locale, ha predisposto un mirato servizio durato tre giorni al fine di sequestrare tutta la merce in esposizione; a tal riguardo, sono stati riempiti 5 scarrabili contenenti 5 tonnellate di materiale vario (mobili, materassi, sedie, tavoli e via discorrendo) non utilizzabile perché assorbito di acqua, sporco e senza valore commerciale, perché lasciato sul suolo pubblico giorno e notte con esposizione alle avversità climatiche.

Durante le operazioni, sono stati sequestrati anche numerosi beni di valore quali quadri, stereo, televisori, frigoriferi, una barca in vetro resina di circa 4 metri e via discorrendo. In relazione agli oggetti di valore, si evidenzia che gli indagati non hanno prodotto alcuna documentazione circa la provenienza affermando di averli ricevuti a titolo gratuito o trovati casualmente; anche per questo motivo, sono stati indagati per acquisto di cose di sospetta provenienza; nella circostanza, essendovi fondati sospetti, i poliziotti hanno effettuato la perquisizione personale estesa anche al veicolo (furgone) presente, dove dimorano da tempo; a tal riguardo, sono stati rinvenuti 3 coltelli a lama lunga, ben occultati, e un bastone.

Uno degli indagati ha ammesso di esserne il titolare e che, di fatto, li deteneva illegalmente al fine di difendersi. Per tali ragioni, le armi sono state sequestrate penalmente e lo stesso è stato indagato per detenzione illegale di armi bianche.

Durante le operazioni, gli agenti hanno notato un altro imponente natante, appartenente a un soggetto con numerosi precedenti penali, parcato sul suolo pubblico già da tempo; ciò posto, l’uomo è stato individuato e indagato e, nel contempo, invitato a sgomberare la zona.

Infine, è stato sottoposto a controllo e pertanto identificato un soggetto intento a vendere fiori che, a seguito di attività investigativa, è emerso che percepiva anche il reddito di cittadinanza e, per tale motivo, è stato indagato per truffa aggravata ai danni dello Stato per il conseguimento di erogazione pubblica.