Catania, sequestro di beni per un affiliato del clan Santapaola-Ercolano

Catania, sequestro di beni per un affiliato del clan Santapaola-Ercolano

CATANIA – Sequestro di beni patrimoniali, finalizzato alla confisca, ai danni di Salvatore Fiore, affiliato alla famiglia Santapaola-Ercolano di Catania.

Ad eseguire il decreto di sequestro prevenivo è il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale carabinieri di Catania. Ad emettere il provvedimento è stato il Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione, su richiesta della Procura della Repubblica etnea.

Chi è Salvatore Fiore

Salvatore Fiore è un affiliato alla famiglia Santapaola-Ercolano, pluripregiudicato di 55 anni, attualmente detenuto a seguito dell’operazione dei carabinieri del 2013 denominata “Fiori Bianchi”.

L’operazione “Fiori Bianchi”

Nell’aprile del 2013, i carabinieri hanno condotto un’indagine che ha permesso di identificare la struttura, i leader e i ruoli delle organizzazioni criminali locali attive a Catania, appartenenti all’associazione mafiosa “Santapaola-Ercolano”.

Il recente provvedimento si basa principalmente sulla “pericolosità sociale qualificata” di Fiore, affiliato alla famiglia “Cosa Nostra etnea” e al gruppo criminale “Villaggio Sant’Agata”, con precedenti penali per gravi reati come rapina, sequestro di persona, possesso di armi, estorsione, spaccio di droga e tre condanne per associazione mafiosa.

I beni sequestrati a Salvatore Fiore

I beni destinatari del sequestro preventivo, tutti chiaramente riconducibili al nucleo familiare del soggetto, ammontano ad un valore complessivo di oltre 500.000 euro e riguardano:

  • un terreno di 212 mq sito a Mascalucia, contrada Pompeo;
  • un fabbricato composto da due unità immobiliari indivise, costruito sullo stesso fondo;
  • un immobile adibito a civile abitazione sito in via Balatelle;
  • la totalità dei beni aziendali strumentali dell’impresa di famiglia, riguardante il
    commercio al dettaglio di generi alimentari, anch’essa situata in via Balatelle;
  • le disponibilità bancarie per saldi attivi superiori a 1.000 euro, esistenti in diversi istituti di credito, che sono al momento ancora in corso di quantificazione.

Le indagini patrimoniali svolte dai carabinieri hanno infatti portato alla luce la “notevole sperequazione” tra il reale tenore di vita dell’uomo e della sua famiglia e la loro dichiarata capacità reddituale.

Mafia, cinque arresti oggi ad Adrano – I NOMI

Sempre oggi la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza della Procura Distrettuale della Repubblica etnea – Direzione Distrettuale Antimafia, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catania.

La misura cautelare della custodia cautelare è stata applicata a cinque soggetti, due dei quali sono stati trasferiti in carcere e tre sottoposti agli arresti domiciliari, indagati per associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti (eroina, cocaina e marijuana), con l’aggravante di aver commesso il fatto al fine di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa denominata clan Santangelo-Taccuni, operante ad Adrano, costituente articolazione territoriale dell’associazione mafiosa denominata clan Santapaola-Ercolano, famiglia catanese di Cosa Nostra.

Operazione “Altarello”, sette arresti a Palermo

Questa mattina a Palermo, la Compagnia di Monreale dei carabinieri ha arrestato sette persone (due in carcere, quattro agli arresti domiciliari e una sottoposta a obbligo di dimora e presentazione alla Polizia giudiziaria) indagate per vari reati tra cui produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti, tentata estorsione e furto in abitazione.

Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Palermo su richiesta della Procura di Palermo e fa seguito all’operazione “Panaro” dell’anno scorso.

L’indagine ha documentato la vendita di droga nel quartiere Altarello di Baida, nonché tentativi di estorsione per il pagamento di grandi quantitativi di droga.