Catania, sequestrati tre centri estetici a “luci rosse” – VIDEO

CATANIA – Incontri “piccanti” dentro alcuni centri massaggi che promettevano di praticare il body massage, a Catania. Fra i primi centri sequestrati il “Body Passion” di via Costa (vedi immagine di copertina), dove giovedì – 4 Dicembre – le forze dell’ordine si sono presentate per eseguire un provvedimento di sequestro preventivo.

I massaggi servivano solamente per coprire “prestazioni sessuali a pagamento”. L’indagine, condotta dalla questura di Catania, è scattata a seguito di un monitoraggio online: i particolarissimi “centri massaggi” proponevano via internet annunci espliciti. 

Giunti sul luogo, i poliziotti hanno trovato tre clienti, due professionisti e un giovane, che sono stati ascoltati dagli inquirenti. La titolare del locale è stata denunciata per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Sono stati sequestrati inoltre circa 240 euro di probabile provenienza illecita. Grazie all’orientamento giuridico, fornito dalla Cassazione, non è stato necessario ricercare la prova del rapporto sessuale a pagamento, e sono stati forniti elementi utili per poter eseguire i provvedimenti preventivi.

Ma non è tutto, le forze dell’ordine hanno proceduto al sequestro di altri due “centri estetici”, oltre all’arresto di due persone ed una denuncia. Nel secondo e nel terzo centro pare infatti che la situazione sia stata ancora più complessa: i titolari dei due centri, M. L. C. di 24 anni e F. C. di 31, sono accusati del grave reato di sfruttamento della prostituzione minorile. 

Nel primo centro, situato in via Passo di Acisono state trovate due “massaggiatrici” impegnate coi clienti – che sono state accompagnate in questura per essere identificate ed ascoltate in qualità di testimoni -, mentre nel centro di via Spagnolo sono state trovate due “massaggiatrici”, fra cui una minorenne, impegnate in reggiseno e slip coi rispettivi clienti, uno dei quali era completamente nudo.

È stata proprio la presenza della minore ad inasprire notevolmente la faccenda, che ha comportato l’arresto immediato dei due proprietari.

La ragazza, in presenza di un familiare prontamente avvisato dai poliziotti, ha raccontato squallide storie di massaggi che sotto l’esplicita denominazione “touch me” e “body to body” nascondevano particolari prestazioni sessuali che, seppur non sfociavano in veri e propri rapporti, avevano come scopo il raggiungimento dell’eccitazione del cliente attraverso lo strofinio e la palpazione dei corpi e delle parti intime. A tali abusi, la minore aveva dovuto ripetutamente sottostare per un compenso di 10 euro per volta.

Il listino prezzi stilato da C. e C., esposto in modo ben visibile all’interno dei locali, offriva infatti al “cliente” la possibilità di scegliere tra un massaggio “normale” oppure uno “particolare” col semplice sovrapprezzo di 25 euro. I due sono stati trattenuti un’intera notte nelle camere di sicurezza; in seguito sono stati disposti gli arresti domiciliari, in attesa di giudizio, mentre i due locali oggetto del controllo sono stati chiusi e sottoposti a sequestro. Le ragazze che lavoravano nei centri benessere controllati erano tutte di nazionalità italiana e di giovane età; tra gli avventori del centro vi erano anche numerosi professionisti.

Di seguito un filmato che mostra gli interni dei suddetti locali.

[wpvp_embed type=youtube video_code=JOoXtuo-GvQ width=670 height=377]