Catania, sequestrati 110 chili di prodotti non tracciati e sanzioni per oltre 53 mila euro

Catania, sequestrati 110 chili di prodotti non tracciati e sanzioni per oltre 53 mila euro

CATANIA – La Questura di Catania ha coordinato un’articolata operazione di controllo nel quartiere San Berillo, finalizzata a contrastare illegalità diffuse, violazioni amministrative e rischi per la salute pubblica.

L’attività, condotta da una task force interforze composta da Polizia di Stato, polizia locale, Corpo forestale della Regione Siciliana, Ispettorato territoriale del lavoro e personale dell’Asp di Catania, ha interessato sette attività commerciali, tra ristoranti, pizzerie, chioschi e negozi etnici, oltre a verifiche su strade e veicoli.

Irregolarità diffuse e 110 chili di alimenti non tracciati

Le verifiche si sono concentrate in via Di Prima, via Sturzo, piazza della Repubblica, via Rizzo e nelle aree limitrofe, dove gli operatori hanno accertato numerose violazioni legate alla sicurezza sul lavoro, alla mancata tracciabilità degli alimenti e all’assenza di autorizzazioni amministrative.

Complessivamente sono stati sequestrati 110 chili di prodotti alimentari non tracciati, mentre le sanzioni elevate superano i 53 mila euro.

In una rivendita di kebab, il personale dell’Asp ha riscontrato gravi carenze igienico-sanitarie e la mancanza del manuale di autocontrollo, per un totale di 3mila euro di multa.

Il Servizio Spresal ha inoltre evidenziato impianti elettrici non a norma, assenza di segnaletica e presidi di primo soccorso, e vie di fuga non indicate, sanzionando il gestore per 8.200 euro.

Il Nucleo Operativo Agroalimentare ha sequestrato 50 chili di prodotti ortofrutticoli privi di tracciabilità, poi donati a un ente benefico dopo le verifiche sanitarie.

Gli agenti della polizia locale hanno inoltre accertato occupazione abusiva di suolo pubblico e installazioni non autorizzate, elevando multe per 636 euro.

Lavoratori in nero e attività sospese

L’Ispettorato del lavoro ha individuato lavoratori non regolarizzati in più attività.

In un locale è stata applicata una sanzione di 1.950 euro e la sospensione dell’attività fino alla regolarizzazione, con un’ulteriore multa di 2.500 euro.

Situazione simile in un’altra rivendita di kebab, dove oltre alle violazioni igienico-sanitarie e alle mancanze di sicurezza (impianto elettrico irregolare, estintori scaduti, uscite di emergenza non segnalate) sono state comminate multe per 8.200 euro.

Il Corpo Forestale ha inoltre sequestrato 15 chili di alimenti non tracciati e sanzionato il gestore per 1.500 euro.

Controlli anche su ristoranti, pizzerie e chioschi

Un ristorante etnico è stato sanzionato per 3.120 euro e il titolare denunciato all’Autorità giudiziaria per violazioni sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

In altri esercizi, tra pizzerie e chioschi, sono state riscontrate occupazioni abusive di suolo pubblico, somministrazioni non autorizzate e modifiche strutturali non comunicate, con ulteriori sanzioni tra 3.700 e 5.500 euro.

In un negozio di alimentari etnico, il personale dell’Asp e il Corpo forestale hanno sequestrato e distrutto 15 chili di carne non tracciata, ritenuta non idonea al consumo umano.

Verifiche su strada: 242 persone identificate e 15 infrazioni al Codice della strada

Parallelamente ai controlli sugli esercizi, la Polizia di Stato ha effettuato posti di blocco nel quartiere, identificando 242 persone (di cui 56 con precedenti) e controllando 66 veicoli.

Sono state verbalizzate 15 violazioni al Codice della strada, tra cui guida senza casco, mancanza di assicurazione o revisione e assenza dei documenti di circolazione.

In diversi casi sono scattati sequestri e fermi amministrativi dei mezzi.

Sicurezza e legalità al centro dell’azione coordinata

L’operazione rientra nel più ampio piano di prevenzione e controllo del territorio predisposto dalla Questura di Catania, volto a ripristinare condizioni di legalità e sicurezza nel quartiere San Berillo, contrastando ogni forma di abusivismo commerciale, degrado e rischio sanitario.