Catania, scoperto “traffico” di lavoro nero. Sanzioni per 43 mila euro

CATANIA – Sanzioni e ammende pari a 43 mila euro, sono state contestate dopo le indagini sul capoluogo etneo, per contrastare la dilagante piaga sociale del lavoro nero nei cantieri edili e nelle attività commerciali.

Oltre a questi sono stati recuperati contributi assistenziali ed assicurativi che vanno oltre i 4 mila euro.

Per volere del responsabile della Direzione territoriale del lavoro di Catania Fausto Piazza, infatti, i carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro e del comando provinciale, negli ultimi giorni, hanno ripreso i servizi finalizzati al contrasto del lavoro nero.

I controlli sono stati effettuati a Catania, Tremestieri Etneo e Zafferana Etnea. In particolare, in un cantiere posto nel centro della città “do liotru”, sono state scoperte tre ditte che impiegavano la metà dei loro lavoratori in nero.

Nello specifico, la prima disponeva di 2 lavoratori non in regola su 2 presenti, la seconda 1 lavoratore in nero su 2 presenti e la terza 2 lavoratori in nero su 4 presenti.

Per tutte e tre le ditte sono quindi scattate le sospensioni amministrative dell’attività imprenditoriale poiché occupavano complessivamente cinque lavoratori “in nero”.

Sembra proprio che la battaglia delle forze dell’ordine sia dura da vincere perché le ditte non desistono dal mantenere il personale in nero. Nel momento in cui vengono “beccati”, più semplicemente, i datori di lavoro, a seguito dei controlli periodici, regolarizzano le loro posizioni per ottenere la revoca dei provvedimenti impeditivi all’esercizio delle attività. Pagano 1950 euro e la maxi sanzione di 4000 euro per singolo lavoratore e tutto torna come prima.

A questa situazione si aggiunge una lista di denunce penali ai titolari delle aziende.

In un primo caso il gestore non aveva ottemperato ad una precedente sospensione, a seguito dell’utilizzo di un lavoratore in nero; nel secondo e terzo caso, gli imprenditori edili non avevano provveduto a regolarizzare le norme di sicurezza del cantiere.

Il costante impegno dei carabinieri per la tutela del lavoro “regolare” in Sicilia prosegue incessante.