Catania, sciopero dei rider: “Siamo stati definiti servizio pubblico essenziale ma ci abbassano le tariffe e lavoriamo a cottimo”

Catania, sciopero dei rider: “Siamo stati definiti servizio pubblico essenziale ma ci abbassano le tariffe e lavoriamo a cottimo”

CATANIA – Si sono riuniti online per una grande assemblea pomeridiana organizzata da Nidil e Filt Cgil i rider catanesi che lo scorso venerdì pomeriggio hanno promosso anche a Catania lo sciopero nazionale indetto dal sindacato.

Poco dopo l’incontro, una delegazione di lavoratori – con loro anche il segretario generale della Camera del lavoro, Giacomo Rota, e i segretari generali di Nidil e Filt, Edoardo Pagliaro e Alessandro Grasso – ha manifestato in piazza Stesicoro per ricordare ai consumatori catanesi di “non ricorrere al servizio di delivery proprio per supportare la protesta di questi lavoratori”.

Nel volantino distribuito ai passanti, i rider catanesi scrivono: “Durante il lockdown siamo stati definiti servizio pubblico essenziale, eppure le piattaforme per cui lavoriamo hanno sottoscritto un contratto con un sindacato di comodo, abbassandoci le tariffe e non rispettando le direttive della legge 128 che prevede di dare ai rider gli stessi diritti del lavoro subordinato”.

“Le nostre richieste sono: una retribuzione oraria in riferimento ai contratti nazionali del lavoro a partire da quello della logistica, l’abolizione del cottimo, diritti e tutele in materia di salute e sicurezza, diritti previdenziali, ferie, TFR e mensilità aggiuntive, e i diritti sindacali a partire dalla rappresentanza”, concludono.