Catania, sbarcati da nave della Marina inglese 617 migranti

Catania, sbarcati da nave della Marina inglese 617 migranti

CATANIA – Sono arrivati oggi pomeriggio al porto di Catania, a bordo della nave della marina militare inglese Bulwark, 617 migranti (567 uomini, 48 donne di cui 9 in gravidanza e 2 minorenni).

La nave li ha soccorsi al largo delle coste libiche e la maggior parte provengono dall’Africa sub sahariana e dalla Somalia. Si tratta della prima nave che batte bandiera inglese a giungere in un porto italiano dopo aver soccorso dei migranti nell’ambito dell’operazione Triton.

È stata messa in moto la consueta e rodata macchina dei soccorsi e dell’accoglienza con gli operatori sanitari che stanno vagliando le condizioni di salute dei profughi.

Il sindaco di Catania Enzo Bianco è subito accorso al porto per accogliere la nave: “Ho incontrato sulla nave Bulwark, il commodoro inglese Martin Connell – ha dichiarato Bianco – e l’ho ringraziato per questa operazione di soccorso che sicuramente ha salvato decine se non centinaia di vite umane. Ho anche avuto modo di incontrare brevemente le circa 600 persone che sono a bordo in questo momento. Molte donne, alcune anche incinte, diversi minori. Ho provato una grande emozione. Vengono per la maggior parte dall’Africa subsahariana: dall’Eritrea, dalla Somalia, dal Niger. Le loro condizioni sono apparentemente dignitose. Qualcuno di loro ha sicuramente rischiato anche se le condizioni del mare sono buone”.

“La città sta facendo la sua parte – ha continuato il sindaco di Catania -. Stiamo preparando generi di prima necessità e la cena per questa sera. Non ci sottraiamo ai nostri doveri civili. Sono contento che gli inglesi abbiano deciso di partecipare almeno a questa parte di intervento umanitario. È il primo intervento di soccorso di una nave inglese che approda nella nostra città ed è un passo avanti. Così come valuto positivo il fatto che dall’Unione europea comincino ad arrivare segnali di attenzione e di disponibilità ad ospitare questi disperati molti dei quali – ha concluso Enzo Bianco – non dimentichiamolo, hanno diritto all’asilo politico”.