CATANIA – Nella trascorsa giornata il personale dipendente del commissariato sezionale “Borgo Ognina” di Catania ha indagato in stato di libertà i titolari di una nota tabaccheria ubicata in pieno centro cittadino, poiché ritenuti responsabili del reato di furto aggravato di energia elettrica.
Nello specifico, i due titolari della tabaccheria, rispettivamente padre e figlio, al fine di conseguire un considerevole risparmio sui costi della bolletta della luce della loro rivendita di tabacchi, hanno manomesso il contatore dell’Enel, facendo risultare consumi considerevolmente inferiori rispetto a quelli realmente effettuati, di modo da abbattere i costi della bolletta elettrica di circa il 50%.
I poliziotti del commissariato, avvalendosi dell’ausilio di personale specializzato, una volta accertato che il furto di energia andava avanti dal 2016, hanno messo fine a tale riprovevole condotta delittuosa, denunciando all’autorità giudiziaria i parenti furbetti della bolletta.
Quella del furto di energia elettrica è una tipologia di reato oggi molto diffusa, tuttavia i capillari controlli effettuati dalla Polizia di Stato unitamente a personale Enel, stanno permettendo di porre un drastico freno a tale pratica illecita, punita dal codice penale con una pena piuttosto severa che può arrivare fino a sei anni di reclusione.
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