CATANIA – “Il catanese non sa mangiare, se non per riempirsi la pancia”. Questo è quanto dicono esperti del settore culinario. E a dimostrarlo c’è la mancanza di ristoranti stellati in città etnea. Ma è veramente così?
Stamattina abbiamo scelto di fare un giro per Catania e raccogliere il parere della gente in merito. Ciò che è emerso è che è tutta questione di gusti e portafogli. A ribadirlo è il signor Giovanni: “Non vedo perché dovrei spendere cifre elevate per mangiare qualcosa di buono. Conosco già dei posti in cui si mangia bene. Non sono le stelle a fare la differenza”.
Un’opinione un po’ diversa ha Grazia che afferma: “Di solito non vado a mangiare fuori. Se devo spendere per mangiare cose che posso cucinare tranquillamente preferisco fare da me. Ma se sapessi di poter mangiare qualcosa di particolare sicuramente ci andrei”. Ci sono, infatti, prelibatezze che sono un vero mix di vista, gusto e olfatto e che non tutti sanno offrire.
Poi interviene anche Andrea che mangia più spesso fuori e, nel tempo, si è creato un giudizio personale: “Uscire con gli amici per passare una bella serata in compagnia fa sempre piacere. E il rapporto qualità prezzo è certamente la prima cosa che guardiamo per scegliere dove andare, oltre che l’ambiente ovviamente. La variante di un ristorante stellato rappresenterebbe un’ottima alternativa e lo proverei sicuramente. Poi è questione di gusti”.
Infine, c’è chi non riesce a fare proprio a meno di mangiare fuori. Vuoi perché non ha voglia di cucinare, vuoi perché gusta di più ciò che mangia. È il caso di Gloria, che ama la buona cucina e non nasconde il vizio catanese: “È vero che qui molti mangiano solo per riempirsi la pancia e basta. Per quanto mi riguarda, potrei dire che ogni volta che esco vado al ristorante e mi piace mangiare bene. Cosa farei se ci fosse un ristorante stellato? Andrei di sicuro!”
Insomma, le opinioni sono differenti: c’è anche chi ritiene che il mangiare non sia decorazione ma gusto, come anche chi ritiene che a Catania non servano i ristoranti stellati perché le bontà parlano da sole. E così Catania si spacca anche a tavola…