CATANIA – “Il riscatto di Librino deve partire dai giovani”. Parole forti e precise, che esprimono il desiderio di ridare dignità al proprio quartiere. A pronunciarle, stamani durante un incontro nella sede della sesta municipalità, il responsabile del progetto Villa Fazio, Dino Barbarossa, il giorno dopo l’ennesimo episodio che ha portato Librino alla ribalta della cronaca.
“Oggi si vuole far vedere il bello di questo quartiere – spiega Barabarossa – attraverso il progetto di un polo educativo a Villa Fazio, finanziato dalla Regione e dall’amministrazione comunale. Anche se ancora non c’è stato consegnato fisicamente, diventerà il polo di aggregazione di Librino. E’ già nata una rete di associazioni, un gruppo giovani che stanno portando avanti delle iniziative, per poter riscoprire i tratti caratteristici del quartiere. Noi ci auguriamo – conclude Barbarossa – che questo progetto vada avanti per tanto tempo per radicare una cultura nuova nel quartiere”.
Villa Fazio sarà soprattutto un polo sportivo, ma ci saranno anche laboratori artistici, un’aula multimediale, una piccola ludoteca per i bambini delle mamme bambine, che sono tante nel quartiere. Insomma, un polo a 360° con eventi importanti che coinvolgeranno tanti artisti catanesi. Intanto il gruppo giovani ha organizzato un torneo di calcio per la pace, che si disputerà domenica con la finalissima delle due squadre prime classificate. E’ prevista anche un esibizione di calcio a 5 con il calcio Catania e il 2 novembre, in occasione della festività dei morti e in ricordo anche di don Oreste Benzi, cittadino onorario di Catania, verranno distribuiti nella chiesa Nostra Signora del Santissimo Sacramento giocattoli ai bambini della zona. A partire delle 11 si darà il via a quella che si preannuncia come una grande festa ricordando sempre che è dai bambini che si deve partire per dare nuove speranze.
Di seguito, l’intervista a Genny Mangiameli che racconta dell’iniziativa dei genitori di viale Castagnola 12 che a proprie spese hanno realizzato nel loro condominio un campetto messo a disposizione di tutti i bambini del quartiere.
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“Da Librino deve partire un messaggio forte di legalità”. Questo il monito dell’assessore Rosario D’Agata, presente stamani all’incontro nella sede della sesta municipalità. Tra le priorità dell’amministrazione c’è quella di creare degli orti urbani che valorizzino tutta la città, partendo proprio da Librino che farà da capofila.
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Che ci sia la volontà di tirare fuori il meglio di Librino, è oramai una certezza, urlata più volte e in molte occasioni, senza stancarsi mai. Ed una di queste voci è quella del presidente della 6ª municipalità, Lorenzo Leone, che sin dall’inizio del suo mandato non si è mai fermato per la crescita del suo quartiere, dove lui stesso è cresciuto e al quale è stato sempre legato.
“Oggi bisogna lavorare con forza e impegno ancora maggiore – ci dice Leone – dando un volto nuovo a Librino. So che è un quartiere difficile, o meglio da capire, da conoscere e da sviscerare, ma so anche, che grazie all’ausilio delle numerose associazioni operanti sul territorio, sapremo tirare fuori tutte le sue potenzialità. Con il progetto di Villa Fazio e l’assegnazione dei campetti di San Teodoro e il Polisportivo del villaggio Sant’Agata, cercheremo anche di creare occupazione e dare spazi “sani” ai nostri giovani. Siamo convinti – conclude – che tutti insieme potremo mostrare la luce che c’è a Librino”.