CATANIA – “Il comune di Catania può aspirare a un finanziamento di 20 milioni di euro per interventi mirati a ridurre i fenomeni di marginalizzazione di degrado sociale e a migliorare la qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale”.
Questo è quanto viene segnalato dal Sunia di Catania che si dichiara “disponibile a incontrare le amministrazioni comunali – non solo quella del capoluogo – in merito al contrasto del degrado nei quartieri di edilizia residenziale pubblica, un sostegno che potrebbe rivelarsi decisivo per la redazione dei progetti”. Le richieste possono essere presentate entro il 4 giugno.
“Pensiamo che siano fondi da non sprecare e che vadano utilizzati per progetti rivolti a migliorare le condizioni della città e di chi vi abita. – afferma la segretaria del Sunia, Giusi Milazzo – Per questo dichiariamo la nostra disponibilità. Sappiamo inoltre che l’8 aprile scorso dal Ministero delle Infrastrutture è stata inviata una nota a tutte le Prefetture per vigilare affinché i comuni trasmettano le richieste nei modi e nei tempi previsti”.
I finanziamenti sono stati previsti dall’articolo 1, commi 42 e 43, legge 27 dicembre 2019, n. 160 e dal D.P.C.M. 21 gennaio 2021, pubblicato nella G.U. n. 56 del 6 marzo 2021.
Inoltre fa sapere Sunia che le opere per cui si richiede il contributo devono riferirsi a interventi inseriti nella programmazione annuale o triennale degli enti locali e che rientrano nello strumento urbanistico comunale comunque denominato approvato e vigente nell’ambito territoriale del comune.
I comuni potranno inoltrare richiesta per progetti che non superino: 5 milioni di euro per i comuni con popolazione da 15mila a 49.999 abitanti; 10 milioni di euro per i comuni con popolazione da 50mila a 100mila abitanti; 20 milioni di euro per i comuni con popolazione superiore o uguale a 100.001 abitanti e per i comuni capoluogo di provincia o sede di città metropolitana.
Il contributo può essere richiesto solo per la manutenzione, per il riuso e la rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti pubbliche per finalità di interesse pubblico; per il miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, anche mediante interventi di ristrutturazione edilizia di immobili pubblici, con particolare riferimento allo sviluppo dei servizi sociali e culturali, educativi e didattici, ovvero alla promozione delle attività culturali e sportive; per la mobilità sostenibile.
Immagine di repertorio