CATANIA – La Ugl di Catania ha proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti della Pubbliservizi S.p.a. e ha indetto, per il 22 febbraio, un sit-in di protesta davanti il centro direzionale della Città metropolitana.
Una decisione assunta dal sindacato etneo che dichiara di “aver atteso invano una risposta da parte dell’ente di area vasta alle varie richieste di convocazione, partite sin dallo scorso mese di dicembre“.
“I lavoratori sono parecchio allarmati per il silenzio che continua ad avvolgere la partecipata, soprattutto per quanto riguarda la chiusura delle attività del concordato preventivo e il rispetto del contratto di servizio, con relativo allineamento dei conti economici“. Dichiara il componente della segreteria confederale territoriale Ugl Carmelo Catalano .
“Le oltre 300 unità lavorative chiedono risposte trasparenti dall’amministrazione metropolitana e dal commissario della società, poiché temono di potersi presto ritrovare in una situazione di estrema difficoltà se il concordato stesso non andrà in porto e non verranno appianate le divergenze tra stazione appaltante e affidataria dei servizi – conclude il sindacalista -. Il tempo di attesa è finito ed è il momento di un risconto urgente”.
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