Catania, il procuratore Salvi su naufragio: “Recupero corpi spetta a presidenza del consiglio”

CATANIA – Con una conferenza stampa, tenutasi questa mattina, il procuratore capo di Catania Giovanni Salvi ha chiarito alcuni aspetti del naufragio in mare avvenuto lo scorso aprile nel quale persero la vita circa 800 persone e ha commentato con soddisfazione la decisione del tribunale del Riesame favorevole alla permanenza in carcere degli scafisti indicati dagli inquirenti.

Infatti sono state confermate le misure cautelari in carcere per il comandante tunisino dell’imbarcazione, Ali Malek di 27 anni, e per il suo assistente siriano Mahmud Bikhit di 25 anni.

Per loro le accuse sono di naufragio colposo, omicidio colposo plurimo e favoreggiamento dell’immigrazione irregolare mentre è caduta l’accusa di sequestro di persona.

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Il procuratore Salvi ha chiarito, inoltre, che “la ricerca delle persone scomparse è di competenza della presidenza del Consiglio” anche se si è dimostrato possibilista sulla decisione di procedere a un recupero e in quel caso ha espresso la volontà di collaborare.

“Io credo che nelle responsabilità di ciascuno, se questo si farà, sarà una cosa importante – ha aggiunto Salvi – Penso che questo avverrà, naturalmente sono scelte che vanno fatte rapidamente, ne ho sollecitato una decisione il prima possibile. Anche se la possibilità di recuperare le vittime è in una percentuale modesta del numero di persone che noi riteniamo fossero a bordo”.

Complessivamente sono 6 i migranti identificati, 4 tra i morti sbarcati a Malta e 2 tra i sopravvissuti. Poi Salvi ha chiarito il lavoro svolto dai magistrati e ha spiegato che i migranti sono stati sentiti come testimoni e non come indagati.

“La procura ha fatto una scelta coraggiosa – ha aggiunto Salvi – perché li abbiamo considerati testimoni e non indagati del reato di favoreggiamento immigrazione clandestina. Sono stati giorni non facili in attesa di verificare se la nostra tesi era accolta dai giudici. Una strada innovativa, accolta dalla cassazione, che ci permette di agire in questo senso”.