CATANIA – Ha avuto luogo oggi l’importante conferenza che Claudio Demozzi, attuale presidente nazionale della SNA, ha tenuto al Palazzo delle Scienze di Catania. L’evento, fortemente voluto dall’ANIA (Associazione Nazionale delle Imprese Assicuratrici), ha delineato in maniera nitida e precisa l’attuale condizione dei mercati assicurativi italiani ed europei.
L’attenzione del relatore, e dei tanti partecipanti all’incontro, si è particolarmente soffermata sulla situazione evidenziata dai dati statistici relativi alle imprese francesi, tedesche, olandesi, spagnole, britanniche e, ovviamente, italiane. Tra i dati emersi con maggiore evidenza spicca, senza dubbio alcuno, il brusco cambiamento delle politiche commerciali delle agenzie assicurative. In maniera particolare, complice anche la crescente digitalizzazione delle attività economico- finanziarie, è stato possibile evidenziare il maggiore ricorso nei paesi presi in esame ad intermediari virtuali.
Un altro dato posto all’attenzione dei convenuti è quello strettamente relativo al mercato concorrenziale: nonostante la costante crescita di offerte e di attenzione che, almeno in fase progettuale, le varie compagnie assicurative rivolgono all’utenza, è ormai evidente che in molti paesi l’utente medio è sempre meno propenso a stipulare polizze danni.
Combinando i due dati si rileva inoltre che, soprattutto in Olanda ed in Gran Bretagna, i piccoli broker assicurativi tradizionalmente impegnati nel mercato dei pacchetti assicurativi danno sono stati soppiantati dagli aggregatori di prezzo.
Claudio Demozzi individua proprio in questo percorso l’origine di una sempre più diffusa strategia multicanale la quale consta di diversi mezzi distributivi (vendita diretta, bancassicurazione, broker, agenti, siti web pensati per la comparazione dei prezzi).
In occasione del convegno tenutosi al Palazzo delle Scienze di Catania, l’ANIA ha infine illustrato ai convenuti la particolare situazione del mercato assicurativo in Italia. Secondo una recente rilevazione, dal 2008 ad oggi, il numero di broker attivi nel nostro paese avrebbe subito un decremento stimabile tra l’1% (persone giuridiche) ed il 15% (persone fisiche). Per quanto riguarda gli aggregatori assicurativi la situazione sarebbe diametralmente opposta: nel settore, rispetto agli anni precedenti, si sarebbe infatti raggiunto un aumento di offerta oscillante tra il 38% (persone fisiche) ed il 55% (persone giuridiche).
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