Catania senza poliziotti. Ecco perché tutto si ferma se c’è Renzi

CATANIA – Senza giri di parole. Di Catania al governo nazionale non gliene può fregare di meno. Se non per sfruttarla come fonte di voti, se non come cortile per giochi di potere. Al presidente del Consiglio Matteo Renzi, al ministro dell’Interno Angelino Alfano, al sindaco Enzo Bianco, al codazzo che si muove sottomesso alle loro spalle, seguendo la scia dei loro umori, non gliene può fregare di meno di Catania, dei catanesi, di chi dovrebbe tutelare i catanesi. Punto.

La prova definitiva è quel che si cela dietro il motivo per cui è stata spostata Catania-Fondi, una, per nulla a rischio, partita di calcio di Lega Pro rinviata perché coincideva con la presenza di Renzi alla chiusura della Festa del Pd che sta svolgendosi nel capoluogo etneo.

Catania non è messa nelle condizioni di potere gestire due eventi nella stessa giornata. Due eventi considerati di rilievo per l’ordine pubblico. Renzi a Catania ed il Catania che gioca in casa non possono essere gestiti nella stessa giornata. No. Impossibile. Perché Catania, uno dei principali nidi di Cosa Nostra, della microcriminalità, dove ancora omicidi non hanno colpevoli, dove l’emergenza sbarchi è ormai quotidianità, non ha poliziotti. Non ne ha a sufficienza.

L’organico a disposizione della Questura è ridotto all’osso. Un osso che il Questore Marcello Cardona ritiene basti per insaporire il brodo servito ai cittadini. “Per il nostro Questore non è necessario chiedere nuove forze – rivela il Siulp di Cataniae così i nostri uomini impiegati nelle varie strutture sono costretti anche a doppi turni. Il personale è così da tempo, siamo pochi, pochissimi per un territorio importante e difficile così come quello etneo. Molti colleghi sono andati in pensione, altri sono in procinto di farlo e non sono previste sostituzioni. Perché il Questore non chiede a Roma l’infoltimento dell’organico? Perché i questori sono manager. Un manager per fare carriera non deve chiedere alcunché, deve gestire quel che gli è stato affidato nelle condizioni in cui gli è stato affidato. E non importa se a rimetterci sono salute, dignità dei lavoratori che comunque fanno di tutto per rispettare la divisa che amano e la sicurezza dei cittadini. Catania è sempre stata così: una sede da sfruttare per ottenere la sperata promozione e abbandonarla al proprio destino”.

E già, senza giri di parole. Alfano e gli altri che hanno già calcato il palco centrale della Villa Bellini, dove sta svolgendosi la fallimentare – almeno per quanto riguarda l’affluenza di pubblico – campagna per il SI al referendum travestita da kermesse politica, si raccontano e propinano un’altra storia. Quella di un governo attento alla sicurezza dei cittadini, pronto a impegnare risorse per renderla più efficiente, anche se, effettivamente, di uomini, di agenti, di nuove assunzioni, di incremento degli organici anche con spostamenti oculati tenendo conto delle diverse realtà che frammentano l’Italia, non si fa cenno. Di investimenti per mezzi, sì. Ma di uomini, no.

D’altronde, chi governa sa quel che i cittadini non sanno. Cioè che l’organico della Questura di Catania è messo così male da rendere necessario, fin dalla prima giornata, per la Festa del Pd di circa 50 agenti sottratti ad altre città, anche al di là dello Stretto. Agenti con tanto di funzionari al seguito, funzionari con auto private e autista. Così pochi a Catania da richiedere forze esterne, autisti compresi per chi indossa giacca, cravatta e scarpe ben lucidate. Così pochi a Catania che pure per gli sbarchi è stato aggregato personale di altri commissariati.

Nel frattempo a Librino, nella roccaforte della mafia catanese, il commissariato non è operativo, così come vi abbiamo rivelato nel pezzo pubblicato lo scorso 13 agosto. Tutto è sulle spalle di quello di Nesima, che ha competenza pure su Monte Po e San Giovanni Galermo, altre due zone calde periferiche. E sapete con quanti uomini il commissariato di Nesima deve fronteggiare le problematiche del quartiere dove ha sede, di Monte Po, San Giovanni Galermo ed anche Librino? 60. Solo 60 agenti. Solo 60 agenti da, inoltre, spalmare sui turni.

Senza giri di parole. Perché non ci sono più parole.

Alessandro Sofia