CATANIA – Condotta antisindacale, violazione delle regole attinenti il diritto all’informazione preventiva, delle misure urgenti in materia di contenimento e mancata osservanza delle norme relative al lavoro agile. Queste, in sintesi, le accuse che il segretario generale della Uil Pubblica Amministrazione di Catania Armando Algozzino rivolge alla direzione del carcere di Bicocca, oggetto di una lettera trasmessa al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e all’Ufficio Centrale del Bilancio del Ministero della Giustizia, al Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria Sicilia e, per conoscenza, alla stessa direzione dell’Istituto dove, secondo l’esponente sindacale, sarebbero state del tutto ignorate le regole della contrattazione decentrata.
Un comportamento, quello della Direzione che, come si legge nella nota, avrebbe di fatto determinato la sospensione delle relazioni sindacali comunicata dalla RSU. Al centro delle proteste del sindacato, il trattamento riservato al personale delle Funzioni Centrali in relazione all’organizzazione del lavoro in modalità smart working: la direzione avrebbe, infatti, deciso di contrassegnare come “indifferibili” tutte le attività del Comparto, ignorando le istanze avanzate dai lavoratori in materia di tutela della salute pubblica.
A ciò si aggiunge l’imposizione della consumazione delle ferie relative al 2019, all’insegna del disconoscimento del differimento per esigenze di servizio al 30 giugno dell’anno successivo a quello di maturazione. Nella lettera, il segretario generale chiede al provveditore regionale Cinzia Calandrino di ritenere nullo qualsiasi atto riguardante il Fondo Unico di Amministrazione dell’anno 2018, “adottato in violazione delle regole contrattuali“; alla Direzione dell’Ufficio Centrale del Bilancio del Ministero della Giustizia, invece, Algozzino chiede di vigilare sul rispetto dell’atto contrattuale, presupposto della ripartizione delle somme F.U.A. – 2018 al carcere. L’esponente sindacale critica, inoltre, le modalità di convocazione delle organizzazioni sindacali in videoconferenza, senza alcuna informazione preventiva.
“Appare alquanto contraddittorio, oltre che incomprensibile – aggiunge – che le organizzazioni sindacali continuino a essere convocate da remoto mentre i lavoratori delle Funzioni Centrali possano liberamente tornare in ufficio poiché, a detta del direttore Giuseppe Russo, l’emergenza virologica sarebbe ormai passata, tanto da riprendere quelle che lui stesso definisce attività di cantiere“.
Un atto arrogante, discriminatorio, sprezzante e lesivo nei confronti delle autonomie locali, secondo il segretario. “Veramente aberrante – afferma Algozzino – il disprezzo manifestato per la RSU , che rappresenta la totalità dei lavoratori, in aperto contrasto con i fondamentali sindacali relativi ai principi di correttezza“.
“La UILPA di Catania – conclude Algozzino – ritiene necessari l’apertura di un tavolo superiore e l’attuazione di interventi finalizzati alla tutela della salute del personale“. Algozzino non esclude ulteriori azioni sindacali, auspicando la risoluzione della controversia senza il ricorso a contenziosi giudiziari.
Immagine di repertorio
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