CATANIA – Con un martellante “Reddito, Lavoro, Dignità“, slogan scandito quasi senza sosta, un partecipato e combattivi corteo, partito da piazza Cutelli attraversato via San Giuliano, via Etnea, piazza Stesicoro per concludersi nei pressi del’ingresso centrale della villa Bellini.
Si è trattato del secondo corteo cittadino, in poco più di un mese, in difesa del Reddito di Cittadinanza e contro lo sfruttamento schiavista del lavoro. Con tante e donne e i tanti uomini percettori del sussidio, presenti rappresentanti e attivisti di Disoccupazione Zero, del Comitato di Solidarietà Popolare “Graziella Giuffrida”, della Federazione USB Catania e di ASIA USB, sempre più impegnata nel blocco degli sfratti per morosità non colpevole, del Centro Sociale Autogestito OfficinaRebelde, dell’ Associazione Femministorie, della Casa del Popolo “Colapesce”, dell’Anpi, del collettivo Liberi Pensieri Studenteschi, del Movimento Universitario Autogestito , dell’ Associazione comunista “Olga Benario”, dell’ Associazione “Su la Testa”, del Comitato catanese contro il caro vita, dell’associazione Catania può e del del gruppo “4 Punti per Catania”.
Presenti anche delle giovani rappresentanti del movimento Trinacria provenienti da Palermo.
“Prossimo appuntamento – annuncia Salvatore D’Antoni di SLANG USB – il 4 febbraio in piazza Stesicoro con un PRESIDIO indetto dalla Federazione del Sociale USB Catania nell’ambito della giornata di mobilitazione che si svolgerà in tutta Italia per chiedere il salario minimo, le pensioni minime a mille euro, le case popolari, il Reddito di Cittadinanza, lo stop al carovita“.