CATANIA – I carabinieri del Nucleo Operativo della compagnia di Gravina di Catania e della Stazione di San Gregorio di Catania hanno arrestato nella flagranza un 45enne e denunciato un 24enne, entrambi catanesi, poiché ritenuti responsabili di lesioni personali aggravate in concorso.
L’odierno arrestato, per circa due mesi, aveva intrattenuto una relazione clandestina con la moglie della vittima del raid. Lasciato dalla donna, non avendone accettato la decisione, ha continuato ad importunarla tramite messaggi e telefonate. Assillata dall’ex amante, la signora ha confessato tutto al marito che ha deciso di affrontare a viso aperto l’uomo.
Difatti, si è recato nel negozio di quest’ultimo a Catania e, dopo una accesa discussione ha aggredito sia l’uomo, ma soprattutto uno dei dipendenti di quest’ultimo che, a causa delle ferite riportate, si è dovuto far medicare al Pronto Soccorso ottenendo 20 giorni di prognosi.
Tale affronto non poteva rimanere impunito. Allora, seppur invitato telefonicamente dalla ex a soprassedere, ha organizzato con la complicità di un parente dell’uomo aggredito – anch’egli pronto a vendicarsi – una spedizione punitiva.
Come acclareranno i carabinieri, dall’analisi delle immagini registrate dalle telecamere di video sorveglianza attive sul luogo dell’agguato, il 45enne, fungendo da apripista, individuata la vittima all’interno di un esercizio commerciale di San Gregorio di Catania, l’ha indicata ai tre compari – di cui due ancora in fase di identificazione – i quali, armati di una spranga di ferro fanno irruzione nel locale e picchiano selvaggiamente il poveretto, alla presenza della moglie di quest’ultimo e altre persone intente a fare acquisti.
Solo l’intercessione della donna diretta all’ex, nel frattempo rimasto fuori a fare da “palo”, ha fermato la furia del terzetto che poi si è dato alla fuga insieme a quest’ultimo. I militari, intervenuti sul posto, ricostruendo in tempi rapidi le dinamiche dell’accaduto, hanno dato un volto al mandante del raid e ad uno degli aggressori, sequestrando la spranga, un cappellino e un cellulare, abbandonati in strada dai fuggitivi.
Contestualmente, hanno provveduto a soccorrere ed accompagnare al Pronto Soccorso dell’ospedale Cannizzaro di Catania l’aggredito, che vistosamente sanguinante e dolorante aveva, in un primo momento, rifiutato di andarci a bordo dell’ambulanza del 118 intervenuta sul posto.
Curato dai sanitari, è stato riscontrato “trauma cranico con ferita lacera regione temporale sn, trauma toracico chiuso con frattura di viii e ix costa di sn – policontusioni“, lesioni guaribili in 30 giorni.