Catania, offese e minacce ai poliziotti a Librino: pregiudicato chiama i vicini in cerca d’aiuto

Catania, offese e minacce ai poliziotti a Librino: pregiudicato chiama i vicini in cerca d’aiuto

CATANIA – Nei giorni scorsi, su disposizione del questore di Catania Mario Della Cioppa, personale dipendente del commissariato di P.S. “Librino” e della Squadra Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno effettuato controlli straordinari volti a contrastare l’illegalità diffusa nel quartiere di Villaggio Zia Lisa II civico nr. 161.

Particolare rilievo assume il controllo effettuato in detti luoghi dove è stato fermato il pluripregiudicato S.S., 53 anni, alla guida di un’autovettura senza patente e priva di copertura assicurativa; lo stesso inoltre prima di essere fermato, si disfaceva di un oggetto non meglio identificato e, nella prevista autodichiarazione, attestava il falso omettendo di riferire che era stato notato in un luogo noto per lo spaccio di sostanze stupefacenti.

Il predetto pregiudicato, appreso che gli Agenti operanti gli avrebbero dovuto sequestrare l’autovettura e irrogargli circa 10mila euro di sanzioni pecuniarie, è andato in escandescenza offendendo e minacciando i poliziotti.

Nell’ occorso il S.S. ha anche chiesto ai residenti del posto di scendere in strada al fine di dargli manforte, ed infatti numerosi soggetti, istigati dallo stesso, lanciavano all’indirizzo dei poliziotti numerosi oggetti dai balconi, oltraggiando inoltre le istituzioni presenti. Durante le fasi in argomento, anche il di lui figlio S.M., 23 anni, anch’esso pregiudicato, e la moglie D.G., 50 anni, sono scesi in strada inveendo contro il personale operante della Polizia di Stato.

Nei giorni successivi, S.S. è stato nuovamente fermato al Villaggio Zia Lisa II a bordo dell’autovettura in argomento in compagnia di un soggetto evaso dagli arresti domiciliari, C. L. A. 59 anni.

Anche in questa occasione il S.S., con la sua condotta, ha garantito la fuga del detenuto e, ancora una volta, dai balconi dello stabile in cui abita S.S., i residenti inveivano contro la Polizia di Stato poiché intolleranti ai controlli da parte delle Forze dell’Ordine.

Per questi motivi S.S. è stato indagato in stato di libertà per i reati di favoreggiamento personale, resistenza, violenza, minaccia, oltraggio e false attestazioni a Pubblico Ufficiale; mentre, la moglie e il di lui figlio per i reati di resistenza, minaccia e oltraggio a Pubblico Ufficiale.

Altresì, a S.S. sono stati contestati circa 10mila euro di sanzioni pecuniarie per le violazioni previste dal codice della strada (mancanza di patente in 2 diverse circostanze, mancanza della copertura assicurativa obbligatoria R.C.) e violazione delle norme per il contrasto alla diffusione del contagio.