Catania, nuovi danni a Porta Garibaldi. L’Associazione Acquedotte attacca: “Combattiamo contro chi vuole che nulla cambi” – FOTO

Catania, nuovi danni a Porta Garibaldi. L’Associazione Acquedotte attacca: “Combattiamo contro chi vuole che nulla cambi” – FOTO

CATANIA – “Mentre si moltiplicano i nostri sforzi per reperire i fondi necessari al restauro della Porta, questo ennesimo raid vuole vanificare ogni tentativo di riqualificazione dell’intera zona, mortificata quotidianamente da atti vandalici, episodi di violenza, comportamenti in dispregio di qualsiasi elementare regola di convivenza civile”.

Questo quello che si legge sulla pagina Facebook “Acquedotte Arte, Architettura, Aree Urbane”, che denuncia l’ennesimo atto vandalico perpetrato ai danni della famosa Porta Garibaldi, a Catania.

Si legge ancora: “Il nostro pensiero va a quei cittadini che hanno votato per “Porta Garibaldi” al bando comunale di Democrazia Partecipata e a quanti hanno risposto con entusiasmo alla campagna per “I Luoghi del cuore” FAI votando in 14mila il monumento. 14mila sì contro i soliti “quattro” che distruggono, contro l’ennesimo atto vandalico, se non peggio, intimidazione, da parte di chi non vuole che Porta Garibaldi diventi quello che dovrebbe essere da sempre: PATRIMONIO DI TUTTI!”.

Dalle foto postate, è facile intuire la gravità del gesto e dei danni provocati alla struttura. Fumo, forte odore di bruciato e tutto praticamente distrutto.

“I concetti di centralità, inclusione e cura del bene pubblico a cui l’associazione Acquedotte ispira il suo lavoro, si infrangono contro il muro di chi vuole che le cose non cambino mai, di chi confonde il concetto di riappropriarsi del territorio da parte di una comunità con quello di “ccà cumannun iu”. Evidentemente a qualcuno dà fastidio l’impegno, la nuova attenzione portata al Fortino, la voglia di ridare centralità al quartiere. Telecamere di sorveglianza, vigilanza da parte delle forze dell’ordine, presenza dello Stato, qualcosa è stato fatto, molto resta da fare. Non è più tempo di parole, chiediamo a gran voce il coinvolgimento di tutta la Catania che vuole risorgere, cittadini e istituzioni”.