CATANIA – Una linea diretta per un soccorso immediato.
È con questo strumento che la Questura di Catania ha deciso di coniugare, potenziandoli con l’elemento “velocità”, Pronto Soccorso e Pronto Intervento. Un progetto fortemente voluto e caldeggiato dall’assessore alla sanità, Lucia Borsellino.
Un’iniziativa nata, oltre al fine di offrire maggiore celerità nel garantire sicurezza e prime cure al cittadino, anche per evitare episodi di violenza nei confronti di medici e paramedici. Negli ultimi tempi, infatti, si sono verificati diversi atti di violenza proprio ai danni di coloro i quali dovrebbero preoccuparsi unicamente di assistere e curare. A seguito di tali episodi, le organizzazioni di categoria hanno espresso la loro apprensione per l’incolumità degli operatori sanitari che lavorano nelle strutture d’emergenza e che hanno il primo contatto con i pazienti.
L’attivazione di questa linea telefonica diretta ed esclusiva collegherà le Sale Operative della Polizia di Stato con i presidi di Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliera Cannizzaro, dell’Azienda Ospedaliera Garibaldi e dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico-Vittorio Emanuele.
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La copertura telefonica, inoltre, sarà garantita anche in provincia, grazie ai collegamenti tra le sale operative e i pronto soccorso di Acireale, Adrano, Bronte, Paternò, Biancavilla, Caltagirone e Militello Val di Catania.
Questa nuova linea telefonica, inoltre, sarà di grande aiuto per la Questura che, ricevendo telematicamente ed immediatamente presso gli uffici sanitari provinciali della Polizia i referti medici dai centri di Pronto Soccorso, potrà verificare se sia avvenuto un reato e, quindi, intervenire subito.
Il suggellamento della convenzione è avvenuto alla presenza del questore catanese, Marcello Cardona, e del prefetto Maria Guia Federico, in rappresentanza della Polizia di Stato; in rappresentanza dell’amministrazione sanitaria, invece, hanno presenziato il direttore generale dell’ARNAS Garibaldi, Giorgio Santonocito, il direttore generale dell’A. O. Cannizzaro, Angelo Pellicanò e il direttore generale del Policlinico – Vittorio Emanuele, Salvatore Paolo Cantaro.