CATANIA – Si è svolta nel pomeriggio di sabato 24 aprile la scopertura della targa commemorativa in ricordo di Giovanni Lizzio nel parco a lui dedicato, sito in Via Ammiraglio Caracciolo. L’evento e la targa, curati dall’Organizzazione Internazionale “Nuova Acropoli” Filiale di Catania, hanno rievocato la memoria dell’ispettore della Polizia, ucciso per mano della mafia.
Era il 27 luglio 1992, infatti, anno funestato da tanti orribili crimini mafiosi, quando anche la città di Catania fu segnata da una delle pagine più brutte della sua storia.
Nel quartiere periferico del Canalicchio, l’ispettore Lizzio è stato raggiunto da due giovani in moto che esplosero alcuni colpi di pistola, mentre era fermo in auto davanti a un semaforo. Gravemente ferito l’ispettore, simbolo indiscusso della Questura etnea, spirò poco dopo in ospedale. Era dal 1991 che l’ispettore era al comando del nucleo anti-racket. Questo ruolo lo aveva visto sempre di più al centro nella lotta contro la mafia e in modo particolare sul campo delle estorsioni.
La targa a lui dedicata recita: “Ad un eroe ed esempio del valore della giustizia, del senso del dovere e del coraggio, che espresse attraverso il suo lavoro quotidiano mettendosi a disposizione della sua stessa città, dimostrando così la possibilità che ogni cittadino ha di operare un cambiamento se permette ad un’idea di mettersi davanti alla paura”.
L’evento è avvenuto alla presenza, oltre che dell’Organizzazione promotrice dell’iniziativa, del delegato del Questore di Catania, commissario Truglio, del delegato del Sindaco di Catania e dal presidente della V Municipalità, dott. Angelo Patané, anche dalla famiglia dell’ispettore, nella figura della moglie, Annunziata, delle figlie Giusi e Grazia e i nipoti.
A ricordarlo e prendere parola durante la cerimonia, come servitore della città, è stato il nipote Antonino Guglielmino che ha rievocato la memoria del nonno e il compito che ciascun cittadino nella società civile ha nel non dimenticare figure istituzionali che si dedicavano con spirito di abnegazione al bene della collettività.
Il parco, era già dedicato alla sua memoria nel 2009, ma allo stesso tempo, con gli anni, era stato al centro di numerosi atti vandalici che avevano visto anche la scomparsa di una prima targa che segnalava l’intitolazione del parco stesso.
Il parco Lizzio, come i tanti altri, fanno parte della zona Nesima-Monte Po-Rapisardi-San Leone e rappresenta un polmone verde per il territorio dove molti genitori offrono ai loro bambini un habitat di crescita salutare.
Con la targa apposta all’ingresso del parco, la figura di Giovanni Lizzio è rivolto a coloro che entreranno per godersi lo spazio comune. Perché la mafia avrà ucciso il corpo ma non le sue idee, che continueranno a camminare sulle spalle di chi vuol vivere nella legalità. Ed è proprio lì che l’ispettore Lizzio punta ancora il suo sguardo dal cielo accompagnando col senso di giustizia chi scegli di vivere correttamente.
L’evento si è concluso tra gli applausi dei presenti commossi dal ricordo “del poliziotto della gente”.