Catania, nessun rinnovo di contratto per 5 medici vincitori di concorso

Catania, nessun rinnovo di contratto per 5 medici vincitori di concorso

CATANIA – “Il 14 marzo di questo mese i contratti di cinque medici vincitori di concorso in chirurgia generale/otorinolaringoiatria non verranno rinnovati. È una vicenda drammatica“.

La Cgil e Cgil Fm sono scese in campo per mostrare tutto il loro dissenso a una tale decisione aziendale ospedaliera e per manifestare la vicinanza professionale e umana ai dottori vittime di un sistema amministrativo e sanitario che, a loro dire “non funziona”.

I medici in questione hanno lavorato per dodici anni consecutivi senza interruzione di carriera e con contratti rinnovati ogni tre mesi o un anno ma tra qualche giorno si potrebbero ritrovare a dover rivalutare completamente il loro futuro.

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La comunità catanese perderà cinque medici che svolgevano le loro attività con estrema professionalità – afferma a gran voce Giacomo Rota segretario della camera del lavoro – Daremo loro la massima assistenza per aiutarli nelle vie legali. Non potete immaginare il disagio che questi dottori stanno vivendo. La componente emotiva in questa assurda vicenda gioca un ruolo determinante“.

Gaetano Agliozzo, il segretario generale della Fp Cgil ci rilascia un’intervista che si mostra più come un appello alle istituzioni:

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Ricordiamo che, alla luce del protocollo d’intesa Regione-Università con il quale venivano identificati i posti vacanti ricoperti da dirigenti medici con contratto a tempo determinato operanti al Policlinico Universitario, nel novembre del 2011 venne bandito un concorso nell’azienda nata dalla fusione del Policlinico con l’ospedale Vittorio Emanuele sulla base delle reali necessità riscontrate. Tale fusione appare, secondo alcuni, uno dei motivi cardine della mancanza di organizzazione burocratico-amministrativa.

La tanto attesa immissione in ruolo per i vincitori di concorso è stata disattesa e, affermano i sindacati “alle nostre reiterate richieste l’azienda ha sempre risposto di non avere posti disponibili nella disciplina mentre in realtà risultano immessi in servizio altri vincitori di concorso di discipline dichiarate in esubero come Pediatria, Ginecologia, Anatomia Patologica. Sembra che ci siano delle disparità di trattamento che riteniamo scorrette e inaccettabili

Ma i punti caldi della vicenda sembrano non finire qui e a quanto pare, aggiunge Giacomo Rotanonostante l’Azienda avesse dichiarato esubero nella disciplina in oggetto venivano trattenuti in servizio dirigenti medici che avevano superato i 65 anni di età e maturato i requisiti per la quiescenza

Ai medici che stamattina si sono presentati alla conferenza non resta che sperare che qualcosa possa cambiare per il loro futuro e per il bene delle loro famiglie (si tenga in considerazione che i medici in questione sono over 40) e combattere contro una realtà di fatto che dichiarano essere unicamente frutto di “cattiva amministrazione”.

Il problema del precariato non è solo siciliano ma accomuna tutta l’italia come spiega Gianluca Albanese otorino laringoiatra in questo video.

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