Catania, Myrmex: incontro con assessore Caruso fa ben sperare

Catania, Myrmex: incontro con assessore Caruso fa ben sperare

CATANIA – “Si è trattato di un incontro utile e proficuo. Adesso siamo in attesa di una convocazione da parte del presidente Rosario Crocetta per approfondire questo percorso che dovrebbe portare alla soluzione della vertenza”.

Così Giacomo Rota, segretario generale della Cgil Catania, appena terminata la riunione sul futuro dei 69 ricercatori della Myrmex. Un incontro fiume che si è svolto stamattina nella sede della Presidenza della Regione Siciliana (ex palazzo Esa), alla presenza del neo assessore regionale al Lavoro Caruso, del vice sindaco Consoli, del rappresentante del Gabinetto della Presidenza della Regione Caudo, e poi per la Cgil, oltre a Rota,  Margherita Patti e Giuseppe D’Aquila (segretario Filctem Cgil). Presente al tavolo anche una delegazione di lavoratori.

“Siamo pienamente soddisfatti – continua Rota – finalmente abbiamo incardinato un percorso pratico per risolvere la questione che riguarda le 69 eccellenze del laboratorio di tossicologia catanese. A breve, aspettiamo conferma per la data, ci sarà un ulteriore passaggio con il governatore siciliano”.

 

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Intanto davanti ai cancelli di Palazzo Esa, stamattina i ricercatori, da febbraio in cassa integrazione a zero ore, hanno organizzato un nuovo sit – in di protesta per non far spegnere i riflettori sul loro dramma.

Tanta l’amarezza dipinta nei loro volti. Dopo mesi di lotta, i lavoratori temono per il loro futuro. Il laboratorio della Myrmex è inattivo da tre anni.  “Se lasciano morire il laboratorio – ci dice esasperato uno dei lavoratori – non sappiamo dove andare”. E ancora. “Natale si sta avvicinando, speriamo di ricevere una bella notizia e cioè di ritornare a fare il nostro lavoro”.

Al sit – in stamattina anche Margherita Patti, segretaria confederale Cgil che poco prima dell’incontro aveva dichiarato: “Aspettiamo ancora delle risposte dalla Regione. Il tempo sta scadendo. A febbraio infatti i lavoratori resteranno senza ammortizzatori sociali”. E conclude: “Non è possibile che la ricerca debba essere solo uno slogan per la politica. Senza ricerca non ci può essere sviluppo. E noi ci batteremo per la difesa di quello che è un patrimonio produttivo di tutta la città”.