CATANIA – Un 40enne – S.R. – è finito in carcere con l’accusa di violenza sessuale ai danni di una minore infra-quattordicenne e maltrattamenti ai danni della ragazzina e di altri familiari.
L’ordinanza, disposta dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, è stata eseguita nella giornata del 25 ottobre scorso dalla Squadra Mobile della locale Questura.
Le indagini hanno permesso di acquisire elementi che dimostrerebbero come il 40enne sarebbe l’autore di gravissime condotte illecite perpetrate ai danni di una ragazzina e di altri familiari.
Le investigazioni sono partite dalla segnalazione di presunti abusi sessuali su una minore, pervenuta alla locale Squadra Mobile, dalla responsabile di un istituto religioso di Catania, deputato all’accoglienza di soggetti vulnerabili.
Gli abusi sessuali su una ragazzina
Al fine di riscontrare la fondatezza della notizia è stata sentita dagli agenti l’operatrice della struttura, venuta a conoscenza di tali accadimenti, avendo sentito confidenze raccontate ad un’ospite della comunità, allo stesso modo sentita. Le dichiarazioni raccolte preliminarmente sono state corroborate dagli esiti dell’audizione protetta della vittima, nonché da ulteriori escussioni di altri testimoni, da cui sono emersi elementi convergenti relativi ad una relazione della ragazzina con il convivente della madre, cominciata nell’anno 2022, quando la giovane era ancora infra-quattordicenne.
Il racconto della vittima
Grazie al dettagliato narrato della ragazza si sono delineate le esperienze vissute dalla piccola, le condotte di abuso praticate ai suoi danni dall’indagato che, per determinarla ad assecondare le sue richieste a sfondo sessuale, era solito, minacciarla e percuoterla oppure lusingarla con regali che, nel caso di rifiuto della prestazione sessuale, le venivano tolti.
I maltrattamenti ai danni dei familiari
Allo stesso modo è stato ricostruito il quadro di maltrattamenti subiti da tutti i componenti del nucleo familiare, costretti a sopportare condotte abitualmente prevaricatrici ed umilianti, anche in presenza di altri due figli minori, obbligati a vivere in un clima mortificante qualificato da sistematiche angherie perpetrate anche nei confronti della compagna, costretta a dormire a terra e ad assistere passivamente agli abusi sessuali praticati dall’uomo ai danni della figlia.
I messaggi audio
A riprova della violenza fisica e psicologica dell’indagato sono stati estrapolati alcuni significativi messaggi audio inoltrati dall’uomo, durante le fasi di escussione, contenenti ripetute minacce di imminenti gravi ritorsioni all’incolumità fisica dei suoi interlocutori.
Una volta rintracciato, S.R., nel comune di Biancavilla (CT), la locale Squadra Mobile ha dato esecuzione al decreto di perquisizione informatica, sottoponendo a sequestro il telefono cellulare dell’arrestato.
Le immagini video