A Catania medici sotto indagine: è allarme osteoporosi

A Catania medici sotto indagine: è allarme osteoporosi

CATANIA – È un difficile momento quello attraversato dalla quasi totalità dei medici della mutua di Catania e dell’hinterland catanese. L’allarme riguarda la prescrizione di farmaci per l’osteoporosi nel capoluogo etneo.

Pare, infatti, che si sia da poco conclusa un’indagine nella quale sono stati coinvolti 937 medici di famiglia che lavorano in tutta la provincia con l’accusa di danno erariale.

Tali accertamenti sono stati eseguiti dall’autorità giudiziaria congiuntamente al servizio farmaceutico dell’Asp di Catania a cui ha fatto seguito la segnalazione dei professionisti alla Corte dei Conti.

Non è stata chiarita la modalità ma sembra che i medici siano stati messi sotto torchio per eventuali procedure di rimborso messe in atto. Ed è proprio a favore dei quasi mille medici entrati nell’occhio del ciclone, che sono scesi in campo i Codacons volenterosi di puntare i riflettori sulla gravissima situazione che si sta progressivamente creando riguardo alla prescrizione di farmaci per l’osteoporosi che sono, appunto, così importanti.

Sembra che, disorientati e preoccupati, siano troppi i medici di famiglia che hanno dimezzato la prescrizione di questi farmaci che servono non solo ad alleviare il dolore ma soprattutto a combattere una malattia che spesso è causa di morte a causa delle complicanze fratturative che comporta, specie nelle persone anziane.

Il forte segnale lanciato dai Codacons, intenzionati a fare intervenire sul tema non solo l’assessore della salute regionale ma anche i sindaci di tutta la provincia catanese, ha la finalità di arginare la “campagna terroristica” e quindi si difendere i professionisti che vogliono aiutare i pazienti affetti da osteoporosi.

Non mancherà un incontro con il nuovo direttore generale dell’ASP di Catania dott.ssa Ida Grossi per eventuali provvedimenti di natura regolatoria che rasserenino gli animi dei medici di famiglia ed evitino gravi problemi di salute ai cittadini.