CATANIA – Saracinesche abbassate e luci dei negozi spente. Ad illuminare il marciapiede e la strada sono i lumini da cimitero. La protesta dei commercianti di Via Gabriele d’Annunzio e Corso delle Province contro il nuovo piano viario stabilito dal Comune è composta ma forte. Il clima è da lutto, perché “senza commercio la città muore” hanno detto in coro, minacciando di bloccare il traffico in città e arrivare fino in Piazza Duomo, davanti al palazzo degli elefanti, dove ha sede l’amministrazione comunale, se il provvedimento non verrà immediatamente ritirato.
Ieri sera alle 19 erano almeno un centinaio a ribadire il loro NO alle rotatorie della discordia che creano continui ingorghi e procurano pesanti perdite per le imprese di quella zona commerciale della città.
Si sono dati appuntamento, proprio all’angolo tra le due arterie in questione e, insieme, hanno srotolato lo striscione della Confcommercio a suon di slogan all’indirizzo dell’assessore alla Viabilità Rosario d’Agata.
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Un passo indietro lo chiede Riccardo Galimberti, presidente di Confcommercio Catania.
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I commercianti denunciano, inoltre, attraverso il presidente di Ascom Catania, Giovanni Saguto, la mancata concertazione del provvedimento, preso senza che la categoria venisse consultata.
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Alla protesta erano presenti anche alcuni consiglieri comunali che hanno garantito il loro appoggio ai commercianti, annunciando che porteranno la questione in consiglio comunale: “Convocheremo immediatamente un tavolo tecnico alla presenza del sindaco e un consiglio comunale straordinario – conferma Manlio Messina – al quale faremo partecipare gli esercenti, perché questo problema non può aspettare. Da parte nostra – conclude – non lasceremo i commercianti da soli“.