CATANIA – È stato un anno frenetico, ricco di eventi positivi ma anche negativi, quello che ci siamo lasciati alle spalle da poco più di due settimane. È arrivato quindi il momento dei bilanci del 2015 e di chiudere definitivamente il “capitolo”. Ed è questo quello che ha fatto la Polizia di Stato, ripercorrendo l’anno da poco passato.
Il 2015 è stato un anno che fin dall’inizio si è rivelato intenso, si è aperto infatti, con l’insediamento di Marcello Cardona come Questore di Catania: un cambio ai vertici che nel suo evolversi ha comportato una profonda revisione dell’assetto di tutto l’apparato della sicurezza.
Una revisione c’è stata anche nei settori burocratici ed amministrativi, dove attraverso la rimodulazione degli uffici e l’accentramento dell’attività burocratica è stata ottenuta l’implementazione di un maggior numero di pattuglie: nel 2015, infatti, sono stati disposti ben 61.786 equipaggi, aumentando così il numero degli arresti che, dai 1.268 dell’anno precedente, si sono attestati ai 1.292 del 2015, con un più incisivo incremento delle denunce a piede libero che nel medesimo periodo hanno raggiunto quota 3.140, a fronte delle 2.867 del 2014.
Il 2015 è stato anche l’anno dell’arrivo delle nuove Seat Leon: le nuove vetture, inoltre, sono state attrezzate con la sofisticata tecnologia “Mercurio”, un’innovativa piattaforma tecnologica di video patrolling che consente la trasmissione in tempo reale delle immagini riprese dall’occhio di una telecamera installata sulle autopattuglie, fornendo in tal maniera un efficace aiuto agli operatori di polizia nell’attività di vigilanza.
Queste nuovi dotazioni hanno portato anche ad un incremento dei controlli su strada: 283.830 le persone e 69.234 i veicoli ai quali si va ad aggiungere la quotidiana attività di controllo, operata dalle volanti, ai soggetti sottoposti a misure di prevenzione e agli arrestati domiciliari.
Più recentemente, a seguito dell’emergenza terrorismo, i controlli su strada, i posti di controllo e i posti di blocco, sono stati ulteriormente intensificati, in attuazione delle direttive Dipartimentali che sono seguite agli attentati di Parigi.
A questo proposito fondamentali sono stati i controlli operati dalla Polizia di Frontiera ai varchi aereoportuali: 384 voli in arrivo e 22.649 passeggeri controllati, 3.441 visti d’ingresso verificati, 167.336 persone identificate e 5 respingimenti.
Tale attività si è svolta sotto il costante coordinamento con le unità antiterrorismo della Digos che, attraverso un costante monitoraggio di Internet e tramite accertamenti sui soggetti extra comunitari che hanno fatto ingresso in Italia in occasione degli sbarchi, hanno sviluppato approfondite attività investigative che hanno portato, nello scorso mese di dicembre, all’arresto di 6 somali responsabili di fabbricazione di documenti falsi validi per l’espatrio nonché del compimento di atti diretti a procurare illegalmente l’ingresso e la successiva permanenza di stranieri.
È stato un anno intenso anche in materia di Ordine Pubblico, con 105.781 richieste di intervento, 2.030 ordinanze e l’impiego di 7.600 uomini, oltre ai 3.300 Operatori di Polizia del X Reparto Mobile i quali hanno garantito il regolare svolgimento delle diverse manifestazioni che si sono svolte nella provincia di Catania, interessata da numerose iniziative sindacali, da una spiccata vivacità culturale e studentesca e da manifestazioni sportive e calcistiche.
Di rilevanza nazionale, l’indagine sul calcio scommesse che ha caratterizzato la scorsa stagione agonistica e che ha portato all’adozione di misure cautelari personali nei confronti di noti esponenti del mondo del pallone, (operazione “I treni del gol”).
Ma Catania è stata ed è tuttora l’approdo delle rotte della speranza dei migranti che, fuggendo da terre martoriate dalla guerra, cercano riparo in terra d’Europa.
Anno impegnativo dunque anche per l’Ufficio Immigrazione che ha trattato e identificato con la Polizia Scientifica ben 9.480 stranieri giunti a Catania, alcuni dei quali – richiedenti asilo – sono stati trasferiti al C.A.R.A. di Mineo dove un costante presidio delle forze dell’ordine assicura che la permanenza delle circa 2.000 persone in attesa di permesso di soggiorno per asilo politico avvenga nel rispetto della legalità.
Sempre l’Ufficio Immigrazione ha rilasciato 11.263 permessi di soggiorno, esaminato 457 istanze di Asilo Politico, emesso 131 decreti di espulsione e 235 decreti di respingimento alla frontiera.
Un anno dunque pieno di alti e bassi, con numerosi avvenimenti che hanno portato ad intensificare e migliorare la sicurezza pubblica.