Catania, le strade del terrore: quando attraversare diventa un terno al lotto

Catania, le strade del terrore: quando attraversare diventa un terno al lotto

CATANIA – “Catania non è città per pedoni”, è una frase che si sente dire spesso e che, purtroppo, riflette una grave verità. Strade poco illuminate, semafori mal funzionanti o poco rispettati, sporadici attraversamenti pedonali, limiti di velocità del tutto ignorati: tutto ciò compromette ogni giorno l’incolumità di chi si avventura a piedi in città.

Proprio la Sicilia, con Catania in testa, nel 2016 si è aggiudicata un triste primato. Secondo i dati Istat, la Sicilia sarebbe la Regione con il maggior numero di decessi causati da incidenti stradali, la maggior parte concentrati nel capoluogo etneo. Dei morti, il 15,6% sono pedoni e la metà di loro è over 64. A rischio sono quindi i più anziani.

I motivi sempre gli stessi: distrazione e inosservanza delle regole della strada, soprattutto il mancato rispetto dei limiti di velocità e della segnaletica orizzontale e verticale. A Catania la precedenza ai pedoni che attraversano la strada è un optional. A nulla sono serviti i dossi, peraltro fuori norma, istallati lo scorso anno nelle arterie principali della città per dissuadere gli automobilisti a viaggiare a elevate velocità in città e in prossimità degli attraversamenti pedonali.

Se si parla di strade pericolose, non si può fare a meno di pensare alla Circonvallazione, dove appena qualche mese fa ha perso la vita uno studente universitario, investito sotto gli occhi di tutti. Il ragazzo si era fermato al semaforo all’altezza della cittadella e aveva aspettato che scattasse il verde, poi una macchina lo ha travolto mentre attraversava sulle strisce.

Dopo l’ennesimo morto, era stato persino chiesto di installare in tutto il percorso della circonvallazione, che va da Ognina a Misterbianco, sovrapassaggi e sottopassaggi , utilizzabili anche di disabili, o almeno di inserire altri dossi. Qualcuno ha paragonato la strada a una sorta di “roulette russa legalizzata”, dove ogni giorno i pedoni rischiano la vita per arrivare da un lato all’altro della città.

La situazione non migliora al Lungomare. Sembra che neanche qui gli innumerevoli dossi e semafori servino a qualcosa.

Spostandoci un po’ dal centro della città, è inevitabile pensare a via Cristoforo Colombo, forse è più conosciuta come “la strada dei Portali”, che troppo spesso miete vittime, anche tra i più giovani. Poca illuminazione e limiti di velocità per nulla rispettati non consentono ai pedoni di raggiungere la parte opposta della strada in tranquillità, magari per prendere un panino dopo una giornata di shopping. Dopo l’ultimo incidente, la direzione del parco commerciale avrebbe deciso di installare, a spese proprie, un semaforo pedonale, con la speranza di evitare altre tragedie.

Non solo queste, ma anche viale Africa, corso Italia, viale Mario Rapisardi, via Leucatia, via Etnea, via Sebastiano Catania, via Don Minzoni, via San Giovanni Battista, via Due Obelischi e via Acicastello, queste le strade dove si registra il maggior numero di incidenti nel corso dell’anno.

Dossi, sottopassaggi, semafori sono sicuramente utilissimi… ma a cosa servono senza l’attenzione di ognuno di noi e rispetto per il prossimo?