CATANIA – La Procura Distrettuale della Repubblica etnea, nell’ambito di un’indagine condotta dai carabinieri della Compagnia di Catania Piazza Dante, ha richiesto e ottenuto un provvedimento cautelare di “divieto temporaneo di esercitare la professione di istruttore di guida, con interdizione totale delle attività ad essa inerenti“.
Il provvedimento è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catania nei confronti di un uomo di 51 anni, già noto alle Forze dell’Ordine, gravemente indiziato di “violenza sessuale continuata e aggravata” commessa ai danni di diverse donne, comprese alcune minorenni.
Le indagini sono state avviate in seguito a un violento episodio subìto dall’indagato la sera del 30 gennaio 2023 a Catania, nel quartiere Picanello, da parte di un uomo e una donna. Durante l’aggressione, la coppia lo ha accusato di essere un “pedofilo” e gli ha inflitto lesioni, tra cui una frattura costale, un trauma cranico e tagli al viso con una lametta, con una prognosi di trenta giorni.
Le immediate attività investigative condotte dai carabinieri hanno permesso di identificare rapidamente gli autori dell’aggressione, i genitori di una ragazza che, circa tre anni fa, quando aveva 14 anni, avrebbe subìto abusi sessuali durante le lezioni di guida per ottenere la patente per le cosiddette “minicar“.
In particolare, l’istruttore avrebbe approfittato del suo ruolo per palpare ripetutamente le gambe della minore e in un’occasione l’avrebbe persino condotta in un luogo isolato per compiere atti sessuali su di lei. Durante quell’episodio, il presunto pedofilo avrebbe fatto scendere la ragazza dal veicolo e si sarebbe avvicinato alle sue spalle per sfregare le sue parti intime su di lei, fingendo di mostrare il percorso da seguire.
Le successive indagini, condotte anche attraverso prove tecniche e testimonianze, si sono concentrate sulla figura e sulla carriera professionale dell’indagato, che nel corso degli anni ha cambiato diverse autoscuole nella provincia di Catania. Questa circostanza è indicativa di un comportamento inadeguato da parte dell’istruttore.
In questo contesto, attraverso una minuziosa ricostruzione delle testimonianze degli allievi che hanno frequentato le lezioni del 51enne nel corso del tempo, i carabinieri sono stati in grado di individuare numerosi episodi di violenza sessuale commessi dall’individuo, sempre con lo stesso modus operandi, dal 2020 fino ad oggi.
Le vittime sono state sette allieve, di cui due appena maggiorenni e cinque minorenni al momento dei fatti, con età comprese tra i 14 e i 17 anni.
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